Covid, Bassetti spiazza tutti: «Troviamo più dosi e vacciniamo subito i calciatori»

Covid, Bassetti spiazza tutti: «Troviamo più dosi e vacciniamo subito i calciatori»

Vaccino Covid, a chi dare la priorità? La comunità scientifica mondiale da mesi sta discutendo proprio su questo, utilizzando come principali criteri l'età avanzata, la presenza di patologie e i fattori di rischio, anche sul lavoro. L'infettivologo Matteo Bassetti, però, spiazza tutti con una proposta assolutamente inaspettata: «Vacciniamo subito i calciatori».

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Il primario del reparto di malattie infettive del San Martino di Genova ha rilasciato infatti un'intervista a Tuttosport, parlando anche della difficile situazione del Torino, alle prese con un focolaio e (al momento) destinato a perdere 3-0 a tavolino la sfida con la Lazio. «Vacciniamo subito tutti i calciatori. Chi ha già avuto il Covid potrebbe fare una sola dose del vaccino AstraZeneca, che per i calciatori è una soluzione perfetta» - spiega il professor Matteo Bassetti - «Ci sono almeno tre buone ragioni: si eviterebbero cluster, si eviterebbero problemi al campionato col rischio di rinvio di partite così come problemi all'intera industria e si darebbe un segnale forte agli scettici. I calciatori hanno un grande potere comunicativo e una profonda influenza su tantissime persone: se si vaccinasse un campione come Cristiano Ronaldo, chissà quanti tifosi seguirebbero il suo esempio».

Il professor Matteo Bassetti poi parla non solo della situazione della campagna vaccinale, ma anche del campionato di Serie A 2020-21. «Per realizzare la mia proposta servirebbero più vaccini, ma è una soluzione auspicabile perché abbiamo già visto come il Covid, quest'anno, sia un fattore capace di influenzare parte del campionato.

Il Torino sta vivendo una situazione molto particolare, ci vorrà del tempo prima che i giocatori tornino in forma. L'ho visto con la mia squadra del cuore, il Genoa, a inizio campionato» - spiega l'infettivologo genovese - «La normalità arriverà solo quando tutti, o almeno la stragrande maggioranza delle persone, sarà vaccinata. Aprire progressivamente gli stadi può essere un inizio, ma dipende tutto dalla campagna vaccinale che per ora è troppo a rilento. Spero che il prossimo campionato sia più 'normale': il calcio è un fenomeno sociale e un'industria che dà lavoro a tanta gente. Diamoci da fare, troviamo questi benedetti vaccini e creiamo punti di accesso per tutti. L'unica soluzione è il vaccino, compriamoli e diffondiamoli».


Ultimo aggiornamento: Martedì 2 Marzo 2021, 19:11
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