Coronavirus, la virologa Ilaria Capua: «È una brutta influenza, meglio non andare in giro. Le Asl aiutino chi è in quarantena»

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di Valeria Arnaldi
Ilaria Capua, virologa, direttrice One Health Center of Excellence dell'University of Florida: come ci si difende dal coronavirus?
«Bisogna comportarsi come se fosse in arrivo una brutta influenza. Se si è ammalati di qualsiasi forma respiratoria è meglio non andare in giro. Le persone sono a rischio perché hanno avuto contatti con persone malate o sono state in luoghi affollati. Chi ritiene di essere ammalato dovrebbe stare a casa. Chi sta bene può continuare ad avere una vita normale».

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Sarà davvero come una brutta influenza?
«Vedremo se sarà brutta. In tutte le specie animali - e l'Uomo ne fa parte - i coronavirus comportano forme respiratorie lievi: non vedo per quale motivo questo virus debba dare una forma respiratoria grave o punti di mortalità superiori. Non abbiamo elementi per essere preoccupati, se non di un contagio rapido e massiccio che farebbe ammalare (probabilmente in maniera lieve) un numero elevato di persone».
E in questo caso?
«In questo caso quelle persone non possono andare a lavorare, quindi se si ammalano tanti ne risentono i servizi primari, ospedali, trasporti, catena di distribuzione dei farmaci. Se si è ammalati è meglio stare a casa in isolamento. Il servizio sanitario dovrebbe andare incontro a quelli che si mettono in quarantena, con servizi da remoto per il controllo della situazione».
La paura allora è eccessiva?
«Credo che ci sia un allarme mediatico non giustificato dal comportamento reale dell'infezione. E penso che, nel giro di una settimana, molte cose si chiariranno».

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Febbraio 2020, 15:52
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