Coronavirus, Crisanti: «Il virus non è mutato, ma ha perso la carica infettiva»

Coronavirus, Crisanti: «Il virus non è mutato, ma ha perso la carica infettiva»

di Alessia Strinati
Il virus non è mutato. Negli ultimi giorni sono molti gli esperti che esprimono le proprie opinioni a riguardo, ma Andrea Crisanti, direttore di microbiologia dell'Università di Padova, sostiene che in realtà il coronavirus non sia affatto mutato, solo ha diminuito la sua carica infettiva. Il dottore intervistato da Mattino Cinque ha chiarito alcune idee riguardo il covid.

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Non si può parlare di indebolimento del virus: «Non è la definizione giusta perché un virus si misura in capacità riproduttiva e in virulenza», mentre ad oggi, chiarisce: «la sequenza dell'infezione è cambiata pochissimo». Crisanti ha però aggiunto: «L'unica cosa mutata è la carica virale che viene trasmessa durante i contatti e questo ha un impatto sul decorso della malattia».

L'esperto ha dunque chiarito che resta fondamentale l'uso della mascherina mentre sul distanziamento sociale, di cui tanto si sta parlando con la riapertura delle nuove attività ha precisato che a livello scientifico non ci sono dati certi che attestano che stare a un metro di distanza sia meno sicuro che stare a 2: «chiaramente più si sta distanti più diminuisce la possibilità di contagio», ha però concluso. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Maggio 2020, 14:27
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