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«Per ripartire è essenziale rispettare i protocolli di sicurezza, ma siamo davvero sicuri che siamo pronti a fare tamponi in modo tempestivo ai 4 milioni di lavoratori che domani riprenderanno le loro attività? E siamo sicuri che tutti gli operatori sanitari avranno dpi adeguati?» - ha spiegato Roberto Burioni - «Un altro problema è il traccidamento dei contatti delle persone positive e la necessità di imporre l'isolamento in tempi adeguati, la tempestività è tutto e forse anche in questa fase dovremo fare affidamento ai sacrifici e alla responsabilità dei cittadini».
A Roberto Burioni ha risposto Domenico Arcuri, commissario straordinario del Governo per l'emergenza. In videocollegamento, Arcuri ha spiegato: «Stiamo per iniziare il secondo tempo di una partita di cui non conosciamo ancora la durata. Abbiamo il doppio dei ricoverati in terapia intensiva rispetto al primo giorno di lockdown, ma siamo più pronti perché abbiamo aumentato i posti e creato ospedali e reparti Covid in tutta Italia. I dati sono confortanti: nel momento peggiore una persona positiva ne infettava altre tre o quattro, oggi l'indice di contagio oscilla tra 0,5 e 0,7. Abbiamo già messo a disposizione 3,7 milioni di tamponi, nelle prossime settimane ne arriveranno altri 5 milioni. Lo facciamo chiedendo una responsabilità straordinaria a tutti i nostri cittadini, che l'hanno dimostrata in tutte queste settimane.
Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Maggio 2020, 22:25
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