Coronavirus, il bollettino nazionale avrà numeri diversi sui tamponi. Ecco il motivo

Coronavirus, il bollettino nazionale avrà numeri diversi sui tamponi. Ecco il motivo

Nel bollettino coronavirus del Ministero della Salute dovrebbe esserci presto una novità: il bollettino si riallineerà infatti ai dati comprensivi anche dei test antigenici (quindi dei test rapidi) e non solo di quelli molecolari. I numeri dei prossimi giorni potrebbero dunque essere molto più alti sia per quanto riguarda i positivi sia soprattutto per quanto riguarda il numero dei tamponi. Ad annunciare la novità è stato l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Icardi, che è anche coordinatore nazionale della Commissione Salute: la richiesta di riallineare i dati era venuta proprio dalla Regione Piemonte.

LA CIRCOLARE Nella riunione della Commissione Salute convocata in via straordinaria per discutere la questione il Ministero ha aperto la stesura della prossima circolare ministeriale sull'utilizzo dei testi antigenici al contributo delle Regioni. «Accolgo con soddisfazione la volontà espressa stamattina dal Ministero della Salute che ha comunicato di aprire la stesura della prossima circolare ministeriale sull'utilizzo dei test antigenici al contributo delle Regioni e di riallineare il Bollettino nazionale ai dati comprensivi anche dei test antigenici. È molto importante che su questi temi venga ricercata il più possibile la condivisione delle Regioni, così come non si vengano a creare fraintendimenti sui dati», commenta Icardi.

«L'utilizzo dei test antigenici si è rivelato uno straordinario strumento per la tempestiva individuazione dei contagi - aggiunge - e lo stesso Istituto superiore di Sanità, in linea con quanto previsto dal Decreto che definisce i criteri per monitorare il rischio sanitario, tiene conto nel Report settimanale sia dei test molecolari che di quelli antigenici.

Il Piemonte si è sempre mosso su questo fronte con assoluto rigore e nel rispetto delle norme, perciò ha accolto con stupore l'esclusione dal Bollettino nazionale dei test antigenici, una situazione che finisce con il prestarsi a miserabili speculazioni statistiche e politiche. Sono contento che a questa anomalia comunicativa il Ministero abbia deciso di porre mano con il ripristino dei dati nei termini che garantiscano la migliore trasparenza. Così come non sarà di poco conto la possibilità, per le Regioni, di partecipare alla stesura della prossima circolare ministeriale sull'utilizzo dei test antigenici alla luce delle singole esperienze territoriali». 


Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Dicembre 2020, 18:17
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