Coronavirus, Galli: «Non si è indebolito, in autunno dovremo essere pronti a tutto»

Coronavirus, Galli: «Non si è indebolito, in autunno dovremo essere pronti a tutto»
«Non è per niente vero che il coronavirus si è indebolito, in autunno dovremo essere pronti a tutto». Parola di Massimo Galli, direttore del reparto di malattie infettive del Sacco di Milano. L'infettivologo lombardo replica così a tanti colleghi più ottimisti, come Alberto Zangrillo, secondo cui la carica virale si sarebbe indebolita.

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A sostegno della propria tesi, Massimo Galli, in un'intervista a La Stampa, fa l'esempio dei nuovi focolai: «Temo che forse è stato detto troppo a favore di una certa rilassatezza. Io non so cosa potrebbe capitare dal prossimo autunno, ma dobbiamo essere preparati a qualunque evenienza». L'infettivologo parla anche del ceppo di coronavirus isolato a Padova e diverso da quello tedesco: «Il grosso dell'infezione italiana viene dalla stessa fonte, ma c'è una sequenza che sembra avere una provenienza diversa. Il ceppo scoperto nel paziente di Padova, mai stato in Cina, è simile a quello dei due coniugi di Wuhan, che però non erano mai stati a Padova. Un'ipotesi banale è che in questi mesi sia stato presente più di un ceppo, ma una cosa è certa: quello isolato a Padova, per fortuna, non è stato contagioso come quello arrivato dalla Germania».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Luglio 2020, 12:48
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