L'infettivologo Bassetti: «Ridurre la quarantena a 7 giorni, non continuiamo a segregare la gente»

Video
L'infettivologo Matteo Bassetti approva l'abbassamento a 7 giorni della quarantena: in un post su Facebook, il direttore della Clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova ha parlato del caso della Francia, esortando il Governo a cambiare il periodo di isolamento obbligatorio legato al coronavirus.

Leggi anche > Berlusconi dimesso, le sue prime parole: «La prova più pericolosa della mia vita»

«La Francia ha approvato i 7 giorni di quarantena. A questo punto anche noi dovremmo adeguarci, magari con una soluzione di compromesso: 10 giorni senza tampone oppure 7 giorni con tampone per poterla finire. Speriamo che il ministero cambi questa regola», ha detto Bassetti. Quanto alla «necessità del doppio tampone negativo per poter essere 'liberati' da una gabbia burocratico-sanitaria inutile - spiega - le regole internazionali sono molto chiare. Basterebbe leggere i documenti Oms e Cdc. Anche qui dovremmo cambiare per evitare di continuare a 'segregare' gente per periodi troppo lunghi e probabilmente inutili. Occorre ottimizzare le risorse tendendo alla semplificazione». 

 
 

SULLA SCUOLA Bassetti ha parlato anche del primo giorno di scuola«Buon inizio di scuola a tutti gli studenti e gli insegnanti. Si doveva iniziare e si è iniziato, almeno dove si è potuto e voluto iniziare», ha aggiunto nel giorno della ripresa delle lezioni in presenza. «Vorrei fare qualche riflessione - aggiunge Bassetti - Alcuni italiani (purtroppo molti) non hanno capito che se si hanno sintomi respiratori (tosse, febbre, naso che cola, malessere generale) bisogna stare a casa e non andare in giro o a lavorare.
E invece c'è qualcuno che con questi sintomi va addirittura a fare assistenza sanitaria, senza le adeguate protezioni, agli anziani o anche in ospedale (ho la prova di quello che dico da alcuni contagi avvenuti recentemente)
».

«Questa - sottolinea - dovrebbe essere la prima regola di convivenza civile al tempo della pandemia. È importante che ne sottolineiamo l'importanza, altrimenti qualcuno pensa che l'unica cosa importante sia la mascherina e con quella possiamo fare tutto». L'esperto ribadisce «quindi importanza dello stare a casa quando qualcosa non va (sintomi simili alla influenza stagionale), della mascherina (quando serve), del distanziarsi dagli estranei e del lavarsi spesso e bene le mani».
 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Settembre 2020, 15:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA