Anoressia e web, come intervenire: i consigli della psicologa

Anoressia e web, come intervenire: i consigli della psicologa

di Valeria Arnaldi
La vicenda marchigiana della chiusura del blog PRO-ANA e la denuncia per lesioni gravissime della blogger appena maggiorenne per la denucnia di una mamma sollecita la volontà di genitori, amici di sapere come muoversi in casi simili. Suggerimenti per i genitori con figli che vivono il problema dell'anoressia: ecco cosa Leggo ha chiesto alla psicoterapeuta Maddalena Cialdella, esperta di dinamiche familiari e relazionali e presidente dell'Associazione Aires.
Dottoressa com’è possibile che due ragazze si facciano influenzare da un blog?
«L’incitamento da parte di una 19enne, quindi una pari, ha un impatto più forte di
quello che potrebbe
avere effettuato da un
adulto. E poi, il fattore
più importante: questo
tipo di messaggio impatta quando e se ci so-
no fragilità individuali».
Non tutti gli utenti
del blog quindi erano
a rischio.

«L’anoressia è una
malattia multifattoriale
ed è il sintomo visibile
di una profonda sofferenza dell’anima. Non
basta che qualcuno in-
viti a seguire una dieta,
però si tratta di messaggi rischiosi. Bene toglierli di mezzo».
Cosa possono fare i
genitori per tutelare i
figli?

«Devono esercitare
una vigilanza attenta
ma discreta: vietare
non serve».

Qui sotto l'intervista della dott. Cialdella al Tg2 Rai di domenica 26 novembre.


 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Novembre 2017, 15:12
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