Roma, intervento salvavita al Bambino Gesù: nuova valvola polmonare senza bisturi. È la prima volta in Italia del dispositivo "clessidra"

Prima volta che viene praticata una procedura emodinamica invece che un'operazione a cuore aperto grazie a un dispositivo transcatetere nuovo, autorizzato dal Ministero apposta per questa paziente

Roma, intervento salvavita al Bambino Gesù: nuova valvola polmonare senza bisturi

Per la prima volta in Italia è stato eseguito un posizionamento di una protesi senza operare a cuore aperto, e quindi senza bisturi. Si tratta di un intervento salvavita effettuato all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù su una giovane paziente di 21 anni affetta da stenosi polmonare severa, un grave malfunzionamento della valvola polmonare che regola lo scambio di sangue ed ossigeno tra cuore e polmoni.

Roma, intervento salvavita su paziente che non poteva essere operata a cuore aperto

Le condizioni della ragazza, non in grado di sostenere un intervento chirurgico a cuore aperto, hanno reso necessario il ricorso per via compassionevole ad un innovativo dispositivo transcatetere, utilizzato per la prima volta in Italia ma non ancora autorizzato in Europa, che agevola il posizionamento per via endoscopica delle protesi valvolari polmonari in pazienti con gravi cardiopatie congenite.

L'intervento è stato eseguito con successo dall'Unità di Cardiologia interventistica del Bambino Gesù, diretta dal dott. Gianfranco Butera.

La paziente sta bene ed è stata dimessa dopo appena 2 giorni dall'esecuzione della procedura.

Seguita fin da piccola al Bambino Gesù per una grave stenosi polmonare, la paziente non poteva né essere sottoposta alla chirurgia a cuore aperto, né a quella delle tradizionali valvole transcatetere.

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Gli specialisti dell'Unità operativa di Cardiologia interventistica hanno dunque valutato l'impianto di un nuovo dispositivo transcatetere di ultima generazione, già in uso da qualche anno negli Stati Uniti ma non ancora autorizzato in Europa, per il quale è stato necessario il via libera da parte del Ministero della Salute per uso compassionevole.

Cosa significa uso compassionevole

L'uso compassionevole è un utilizzo permesso in alcuni, specifici casi. È previsto il ricorso al cosiddetto “uso compassionevole” (D.M. 7 settembre 2017) per un medicinale o un dispositivo medico non ancora autorizzato in Europa, come in questo caso, o sottoposto a sperimentazione clinica, al di fuori della sperimentazione stessa, in pazienti affetti da malattie gravi o rare o che si trovino in pericolo di vita, quando il medico decide che non vi siano alternative.

L'utilizzo a regime di questo nuovo dispositivo transcatetere, quando sarà possibile, consentirà dunque di trattare una più ampia platea di pazienti con cardiopatie congenite oggi destinati al bisturi a causa di estese dilatazioni dell'efflusso destro.

Il nuovo dispositivo a forma di clessidra

«Si tratta di un sistema (Alterra Adaptive Prestent) costituito da due componenti - spiegano i medici del Bambino Gesù - Il primo è uno stent autoespandibile in metallo, che funge da riduttore del diametro dell'efflusso destro dilatato. Una sorta di condotto a forma di 'clessidra' che fornisce la base di appoggio per il secondo componente, una valvola polmonare standard.

Grazie a questo sistema è possibile intervenire per via endoscopica anche nel caso di dilatazioni dell'efflusso destro fino a 42-44 millimetri, contro i 29 millimetri al massimo gestibili con i dispositivi transcatetere tradizionali».

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«La possibilità di una procedura dopo la quale si può tornare a casa in 2-3 giorni - afferma Butera - è un risultato importante in termini di vissuto del paziente che viene sottoposto a un minore stress fisico e psicologico rispetto a un intervento chirurgico a cuore aperto. E rappresenta un vantaggio anche per il Servizio sanitario nazionale per il minore impegno di risorse».

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In un cuore sano la valvola polmonare - posta tra il ventricolo destro e l'arteria polmonare - si apre per consentire al sangue di procedere verso i polmoni per ossigenarsi e poi si chiude, per impedirgli di tornare indietro lungo il canale dell'efflusso destro. Nei pazienti con alcune cardiopatie congenite (la maggior parte dei casi di stenosi polmonare o la tetralogia di Fallot) questa funzione di cerniera è compromessa.

Si verifica così un fenomeno di rigurgito polmonare, un parziale reflusso di sangue risolvibile normalmente con il posizionamento di protesi valvolari polmonari tramite intervento chirurgico a cuore aperto o, quando è possibile, per via endoscopica. In questo modo viene ristabilita la corretta funzionalità del cuore.

L'impianto per via endoscopica – preferibile per il minore stress fisico e psicologico causato al paziente - può essere ostacolato o impedito dalla morfologia irregolare dell'efflusso destro, che può presentare un'eccessiva dilatazione a causa di precedenti interventi chirurgici o di altri fattori. Ed è il caso della paziente di 21 anni seguita al Bambino Gesù: né la strada della chirurgia a cuore aperto, né quella delle tradizionali valvole transcatetere erano per lei percorribili.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Giugno 2023, 13:15
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