Vaccino a chi si presenta, si moltiplicano le iniziative “open day”: a Caserta in fila anche i 18enni

Vaccino a chi si presenta, boom dell'open day: a Caserta in fila anche i 18enni

di Mauro Evangelisti

Un tempo nei fine settimana si riempivano i centri commerciali; nell'epoca della vaccinazione (quasi) di massa ci si mette in fila per l'iniezione. Un modo per smaltire, soprattutto, le dosi di AstraZeneca che stanno avendo meno mercato degli altri vaccini. Sabato mattina, a Rieti, davanti alla caserma Verdirosi, già attorno alle 7,30 c'erano un centinaio di persone in coda perché la Asl ha organizzato l'open day.

Agli ultra cinquantenni (e per le altre categorie che ne hanno diritto) era sufficiente presentarsi per ricevere la prima dose. Ieri c'è stata la replica e in due giorni sono state eseguite tra le 700 e le 800 iniezioni. Nel prossimo week-end nuova edizione e questo consentirà di superare quota 1.500.

 

L'assessore del Lazio, Alessio D'Amato, non è mai stato un tifoso degli open day, ieri si è presentato a sorpresa per una ispezione. Ma ha verificato che l'organizzazione era buona e il distanziamento era garantito, anche grazie alla collaborazione dell'Esercito.
FORMULA
La formula vaccino a chi si presenta sta prendendo piede anche in altre regioni. Racconta Pier Luigi Lopalco, assessore alla Salute in Puglia: «Noi abbiamo organizzato gli open day o qualcosa di simile per i caregiver dei minori, ad esempio. E in alcune Asl per i settantenni non prenotati, che si potevano presentare a fine giornata. Lo abbiamo proposto per AstraZeneca, ma ora ci dobbiamo fermare perché non abbiamo così tante dosi, dobbiamo conservarle per le seconde iniezioni».

In Basilicata, con una formula che ricordava la Roma veltroniana, si è inventata invece la Notte bianca dei vaccini, chiamata anche con uno slogan che sembrava preso in prestito da una discoteca, la Astranight. Obiettivo: dalle 22 alle 6, a Matera, chi aveva tra i 60 e i 79 anni si poteva presentare e riceveva l'iniezione di AstraZeneca.

Visto che chiedere a signore di 79 anni di fare le 4 per vaccinarsi come un ragazzino nottambulo di Ibiza, non era proprio il massimo, alla fine ci si è limitati a una più saggia Sera bianca. L'inizio delle iniezioni è stato anticipato alle 20, con distribuzione dei numeretti, per concludere a mezzanotte dopo 250 vaccinazioni.

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AFTER HOURS
Niente after hours a Matera. I sindacati avevano fatto notare: «A parte la palese e indotta violazione del coprifuoco e l'istigazione all'assembramento (sanitario) l'iniziativa è veramente assurda, se si considera che la platea dei destinatari non è composta da giovani o giovanissimi ma da persone nella fascia di età 60-79, tra le quali, dovrebbero essere vaccinate prioritariamente alcune categorie di soggetti fragili».
Resta comunque il problema di alcune regioni in difficoltà nello smaltire i vaccini di AstraZeneca, vista la ritrosia di parte della popolazione (diffidenza tra l'altro senza molte giustificazioni visto che nel Regno Unito la metà delle inoculazioni è stata fatta grazie a questo prodotto). In Campania, all'AstraNight di Matera, hanno risposto con l'AstraDay (il perché si ricorra sempre a formule in inglese non è molto chiaro, forse è un omaggio al vaccino sviluppato dall'Università di Oxford). La vaccinazione a chiunque si presentasse a Marcianise (Caserta) la settimana scorsa ha consentito di iniettare la prima dose a 2.500 persone, tra cui centinaia di ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Replica domani, organizzata sempre dall'Asl di Caserta, nell'hub vaccinale allestito alla Caserma «Ferrari Orsi», sede del Comando della Brigata Bersaglieri «Garibaldi».

Durerà 24 ore, promettono, dalle 6 dell'11 maggio allo stesso orario del giorno successivo, e riguarderà tutti gli over18 che però abbiano la residenza nel territorio dell'Asl di Caserta. Sarà comunque necessario registrarsi». Altri open day, ma con limiti di età, sono stati organizzati anche in altre città della Campania. Resta una domanda: se oggi alcune Regioni sono costrette a ricorrere a queste formule per convincere le persone a vaccinarsi, cosa succederà a luglio e agosto, quando molti saranno in ferie e in tanti avranno l'errata convinzione che il pericolo coronavirus sarà sparito?
 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Maggio 2021, 07:20
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