Tumore sconfitto dopo l'ultimo ciclo di chemioterapia, muore per la sepsi pochi giorni dopo

Una sua amica ha deciso di rendere pubblica la storia perché sta raccogliendo i soldi per il funerale

Sconfigge il tumore dopo l'ultimo ciclo di chemioterapia, muore per la sepsi pochi giorni dopo

Si era sottoposta all'ultima seduta di chemioterapia, stava voltando pagina immaginando come sarebbe stata la vita dopo quello scoglio, quel capitolo tremendo che era stato il cancro. Ma Molly non ce l'ha fatta. Il suo corpo era indebolito dai cicli terapeutici che servono a trattare il tumore ma oltre a quello sfibrano spesso anche tutto il resto.

Così anche quando il tumore è formalmente battuto, ridimensionato, sì "sconfitto", succede che l'organismo è talmente provato dalla cura chemioterapica che si lascia attraversare da un semplice agente patogeno che normalmente sarebbe innocuo mentre nel corpo di una persona che esce o affronta la chemioterapia può essere un pericolo. Può essere fatale. Molly è morta di sepsi. E la sua storia spiega bene perchè andrebbe abbandonato il lessico bellico quando si parla di tumore. Andrebbe abbandonata la semantica della guerra che si vince o si perde, delle battaglie, delle sconfitte. Esiste chi si ammala e convive con quell'ospite indesiderato e temibile. Succede di guarire ma succede anche il contrario. Succede che si riesca a rendere inoffensivo il tumore e poi succede che non lasci le forze di riserva per affrontare altre complicazioni. 

Come è successo a questa ragazza. Molly aveva completato la sua chemioterapia e stava immaginando una nuova vita. Forse aveva tirato un sospiro di sollievo, aveva sorriso, aveva fatto progetti, si era sentita pronta a riprendere abitudini e attività che aveva dovuto mettere in pausa per la malattia

La sepsi ha mandato in fumo quei sogni di diciottenne. Un'infezione si è insinuata in quel corpo provato dalla chemio. Ed è sopraggiunta la sepsi che è una rara complicazione di un'infezione.

La sepsi è molto pericolosa: le conseguenze possono essere molto gravi e potenzialmente mortali. Consiste in una risposta infiammatoria eccessiva dell’organismo che danneggia tessuti e organi compromettendone il funzionamento. 

Courtney Thompson, la sua amica, sta raccogliendo i soldi per il funeraleLa foto postata su Gofund me, la piattaforma dove stanno mettendo insieme i fondi, la ritrae con un sorriso appena accennato, i capelli ondulati, gli occhi blu. Ma ci sono tante altre immagini che la sua amica ha condiviso sui social dove Molly è senza capelli, magrissima, Molly che sorride, balla, beve alla goccia, addenta una fetta di limone e fa le cose che si fanno a 18 anni. Si vede quando hanno festeggiato Capodanno insieme, quando provano davanti allo specchio un vestito nuovo, col trucco perfetto e lo sguardo gravido di futuro.

 «Sto facendo questo per Molly che ha finito il suo ultimo ciclo di chemio e poi è stata male a causa del suo sistema immunitario basso, poi ha preso la sepsi e i suoi organi hanno rinunciato a lei! Io, la famiglia di Molly e la mia famiglia apprezzeremmo molto l'aiuto per raccogliere fondi per il suo funerale! Abbiamo tutti il cuore spezzato e stiamo soffrendo così tanto! È un angelo così bello che possa riposare in paradiso», ha scritto Courney.

Molly Hinchliffe, di Batley, nel West Yorkshire, aveva 18 anni. È morta in ospedale, circondata dalla sua famiglia che non l’ha mai abbandonata. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Aprile 2023, 21:01
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