Rovigo, Sofia sconfitta dalla malattia in meno di un anno: aveva appena 12 anni

Sofia sconfitta dalla malattia in meno di un anno: aveva appena 12 anni

di Enrico Garbin

ROSOLINA - Era la notizia che nessuno a Rosolina (Rovigo) e dintorni avrebbe voluto ricevere: Sofia non ce l’ha fatta. Ieri mattina la notizia della scomparsa della dodicenne non ha impiegato molto a fare il giro della comunità. Da un anno a questa parte tutti avevano solidarizzato con la battaglia che aveva dovuto intraprendere con la malattia e in tanti si erano stretti attorno ai genitori, ai famigliari e agli amici che con determinazione e a costo di grandi sacrifici, si erano impegnati al suo fianco per infonderle coraggio e speranza.

LA MALATTIA
Sofia frequentava la prima media quando, lo scorso febbraio, aveva scoperto di essere malata. E mentre i coetanei si chiudevano in casa durante il lockdown iniziando l’esperienza della didattica a distanza, per lei che sui banchi di scuola era molto dotata e disponeva di un’intelligenza vivace e grande disponibilità verso gli altri, si aprivano invece le porte dell’ospedale. Forme di reclusione diverse, ma che lei, pur alle prese con le cure, ha affrontato senza paura e con il costante conforto dei famigliari che mai l’hanno lasciata sola. A un certo punto, durante l’estate, sembrava persino che la malattia potesse essere lasciata alle spalle, ma si è trattato solo di una breve tregua. Per lei si sono riaperte le porte dell’ospedale, dello studio con un’insegnante, ma il suo fisico indebolito non ha retto l’insorgere di altre complicazioni e mentre il nuovo anno veniva salutato ovunque con grandi speranze, per lei c’è stato nulla da fare.

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IL DOLORE DI TUTTI
«È un dolore immenso - commenta don Lino Mazzocco - siamo stati tutti molto vicini a Sofia, ai genitori Sonia Frigo e Devis Doria, al fratello Tommaso e ai famigliari tutti. Per la sua guarigione avevamo creato un gruppo di preghiera che si riuniva tutti i venerdì in chiesa e poi anche in streaming.

Personalmente ho un bellissimo ricordo di Sofia. Era vivace, sveglia, una bambina che per esempio, quando frequentava il catechismo, diventava di fatto una vice-maestra. Si poteva contare su di lei senza però che questo la rendesse diversa dai coetanei, che le volevano bene e le riconoscevano una sorta di leadership».

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«La comunità che rappresento si stringe ai genitori e ai famigliari - aggiunge il sindaco Franco Vitale - tutti abbiamo seguito la vicenda e abbiamo ammirato la tenacia con cui è stata affrontata. Spiace che una vita sia stata spezzata così precocemente».
Giovedì alle 19, nella chiesa di Rosolina, si terrà il rosario, mentre il funerale di Sofia sarà venerdì alle 15. Vista la prevedibile grande partecipazione e le disposizioni in funzione anti-Covid, si parla della possibilità di trasmettere le esequie allestendo un maxi schermo nel vicino palasport.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Gennaio 2021, 10:36
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