Lorenzo Damiano, leader dei No vax in Veneto, in terapia sub intensiva: si è contagiato a Medjugorje

Damiano invocava una «Norimberga 2» contro i promotori delle vaccinazioni

Lorenzo Damiano, leader dei No vax in Veneto, in terapia sub intensiva

Il virus lo ha preso, alla fine. E così il leader No vax veneto Lorenzo Damiano, membro del movimento Norimberga 2 con cui si era candidato alle ultime elezioni per il sindaco di Conegliano, in provincia di Treviso, ha contratto il Covid ed è ricoverato in terapia sub intensiva all'ospedale di Vittorio Veneto. Il contagio del 56enne, riferiscono i giornali locali, sarebbe avvenuto durante un pellegrinaggio a inizio novembre a Medjugorje, a inizio novembre.

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Nel suo attivismo No vax, Damiano aveva mescolato posizioni anti-sistema, invocando una «Norimberga 2» contro i promotori delle vaccinazioni, con una sorta di fondamentalismo religioso e i consueti slogan contro la «dittatura sanitaria», no Green Pass, libertà vaccinale e terapie mediche domiciliari. Alle ultime comunali la sua sigla aveva ottenuto il 2,78%.

 

IL RITRATTO - Presidente del movimento cattolico Pescatori di Pace, all'inizio di ottobre Damiano si era candidato a sindaco di Conegliano. Il nome della civica era già tutto un programma. Quattro i punti fondanti: No dittatura sanitaria, no Green Pass, libertà vaccinale e terapie mediche domiciliari. «Stiamo preparando un nuovo processo di Norimberga per giudicare i presunti responsabili dell'attuale pandemia», aveva annunciato l'aspirante primo cittadino. Una decina di giorni fa è andato a Medjugorje, nell'area del Balcani, proprio una di quelle attualmente più colpite dal coronavirus, per mettere le basi a un'ambiziosa operazione: comperare dieci ettari di terreno per costruire una sede e una fondazione.

Una volta rientrato nel Trevigiano, però, si è sviluppata la malattia. Fino a quando non si è reso necessario il trasferimento in ospedale di Vittorio Veneto a causa della bassa saturazione. «Non è una pandemia. La chiamano così» aveva detto lanciando la propria candidatura a sindaco, poche settimane prima della chiamata alle urne per le comunali di Conegliano, ma l'Organizzazione mondiale della sanità «non ha nemmeno citato la parola pandemia. È solo un effetto mediatico. Noi siamo per la libertà. Tutte le libertà. La confusione è una strategia: non è una cosa involontaria. E la gente è stanca. L'Italia deve essere libera. Non vogliamo avere la dittatura».

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I PROCLAMI Il 7 ottobre Damiano aveva anche lanciato una Crociata del rosario per la liberazione del mondo dalla tirannide sanitaria. Alla fine di agosto, inoltre, era stato tra i protagonisti di una manifestazione contro il Green pass andata in scena in piazza dei Signori a Treviso, nel cuore del centro storico. Qui aveva invocato più volte «la presenza dello Spirito Santo e di Gesù contro il Nuovo ordine mondiale», invitando anche la Chiesa e non pubblicizzare le misure sanitarie per provare ad arginare la diffusione del coronavirus. «Il vaccino non viene da Dio che ama i suoi figli», aveva sottolineato Damiano. In questi giorni i medici dell'ospedale di Vittorio Veneto stanno lottando contro il tempo per consentirgli di recuperare appieno le funzionalità polmonari dopo l'infezione. L'obiettivo primario è scongiurare il rischio di un trasferimento in Terapia intensiva. Poi Damiano potrà iniziare a pensare gradualmente alla riabilitazione. Magari rivedendo anche alcune posizioni che, a quanto pare, l'hanno portato a sottovalutare l'epidemia da Covid.


Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Febbraio 2023, 08:56
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