Covid, Signorelli: «Ondata nelle grandi città, situazione seria. In casa 5 situazioni a rischio»

Signorelli: «Ondata nelle grandi città, situazione seria. In casa 5 rischi»

Covid, cresce l'allarme in tutta Italia dopo i dati di oggi che mostrano una notevole crescita di contagi e morti. Non è ottimista Carlo Signorelli, ordinario di Igiene dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, a proposito dell'emergenza coronavirus: «Penso che se non si farà nulla la curva crescerà, mentre se si interviene con misure più restrittive in 2 settimane la curva scende. Ma questa è una decisione politica. La realtà è che i numeri di oggi, con più di 8.800 nuovi casi, indicano che la situazione è seria. Questa seconda ondata si può definire l'epidemia delle grandi città metropolitane: Milano, ma anche Roma, Napoli e Bari stanno registrando un aumento dei casi».

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Signorelli: età media giovane

Signorelli sottolinea queste conclusioni all'Adnkronos Salute. «Il dato positivo è che l'età media di questi soggetti è giovane, e ciò riduce il rischio di effetti gravi».  Ma come intervenire? «I contagi sembrano correre nei locali, bar e ristoranti, dunque un intervento mirato potrebbe essere utile.

Nelle ore di apertura, poi, vanno usate le mascherine e rispettate le distanze, e devono esserci più controlli. «Domani c'è una riunione del Cts della Lombardia, e probabilmente arriverà un parere in materia - aggiunge Signorelli - Poi ci sono i contagi domestici: ebbene, in casa è come fuori. Dobbiamo rispettare l'igiene, il distanziamento, ed evitare gli assembramenti. Inoltre segnalo che in casa le situazioni più a rischio sono 5: condividere il letto, scambiare il telefono, le posate e i bicchieri o condividere gli oggetti del bagno e infine gli ascensori», dice l'esperto.

Carlo Signorelli, igienista a Milano

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Signorelli luminare mondiale

Signorelli fa parte del gruppo di 80 scienziati autori di una lettera pubblicata sul 'Lancet' e presentata al 16esimo 'World Congress on Public Health 2020' in cui si spiega che puntare sull'immunità di gregge per pensare di gestire la pandemia da Sars-CoV-2 «è un pericoloso errore non supportato da prove scientifiche». Quanto alla questione degli assembramenti sui mezzi pubblici, «diciamo da tempo che il riempimento all'80% è un po' troppo», conclude Signorelli.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Ottobre 2020, 13:15
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