Infarto, quello notturno colpisce di più le donne. I motivi in uno studio americano

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L'infarto notturno colpisce più le donne che gli uomini. Lo riporta uno studio del Cedars-Sinai Smidt Heart Institute, che è stato pubblicato sulla rivista Heart Rhythm. Secondo gli esperti tra il 17% e il 41% dei 350mila casi di arresto cardiaco annui registrati negli Stati Uniti si verificano tra le 22 e le 6 del mattino. È noto che l'infarto notturno possa essere particolarmente pericoloso, ma la nuova ricerca evidenzia che il fenomeno si verifica più frequentemente nelle donne.

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È emerso infatti che poco più del 25% dei casi che coinvolgono le donne si è verificato di notte, rispetto a quasi il 21% dei casi che coinvolgono uomini: le statistiche sono state calcolate sulla base di oltre 3.200 casi diurni di arresto cardiaco improvviso e di 918 casi notturni. Secondo gli studiosi è necessario ampliare le ricerche per conoscere le ragioni dell'aumento del rischio delle donne, ma potrebbe svolgere un ruolo una componente respiratoria. I risultati mostrano infatti che le malattie polmonari sono molto più diffuse nelle persone che hanno avuto arresti cardiaci notturni rispetto a quelli che hanno infarti durante la giornata.

Inoltre dal report è emerso che chi era stato colpito da arresto cardiaco notturno, spesso era stato un fumatore, o lo era ancora.

A tal proposito Sumeet Chugh, uno dei principali autori della ricerca ha dichiarato che: «È stato anche scoperto che i farmaci che agiscono sul cervello, inclusi sedativi e antidolorifici hanno un utilizzo significativamente maggiore durante la notte rispetto all'arresto cardiaco diurno», queste le parole del ricercatore. Un dato che sembra suggerire cautela ai medici quando prescrivono sedativi, antidolorifici o farmaci per la depressione a pazienti ad alto rischio, come le donne.

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Gennaio 2021, 15:14
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