
«Immagini di ictus con diagnosi di amnesia post ictus o almeno con deficit di memoria documentato sono state importate elettronicamente in un atlante che contiene 1000 soggetti normali», ha detto Maurizio Corbetta, direttore della Clinica Neurologica e del Neuroscience Center dell'Università di Padova .
«Se ripetiamo questa operazione per ogni lesione - spiega Corbetta - otterremo una mappa di connessioni alterate, o disconnettoma, nei nostri pazienti con problemi di memoria. Anche se le lesioni erano localizzate in parti diverse - continua Corbetta - abbiamo visto che esse appaiono disconnettere funzionalmente lo stesso circuito funzionale. Una regione corticale in particolare, la regione 'retrosplenialè localizzata posteriormente, profondamente, e lungo la linea mediana appare essere l' 'hub' della memoria dove molti segnali convergono».
Dal punto di vista clinico questo studio potrebbe risultare potenzialmente molto importante sia per predire gli effetti di lesioni sulla memoria che per provare a riattivare le memorie con tecniche di neuro-stimolazione.
Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Agosto 2019, 14:18
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