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Sta a loro "assaggiare" i nutrienti proprio del liquido cerebrospinale che si trova all'interno, la cui qualità cambia a seconda di ciò che è stato mangiato.
Gli studiosi inglesi sono stati in grado di dimostrare come la stimolazione di queste cellule arrivi a modificare il comportamento alimentare. «I taniciti rispondono ai nutrienti che segnalano l'effetto della sazietà, quindi ci aspetteremmo che quando i taniciti sono stimolati si mangerebbe di meno, ma sorprendentemente abbiamo scoperto che in realtà si mangia di più - spiega Nicholas Dale, ricercatore dell'Università di Warwick che ha condotto lo studio - Abbiamo stabilito un legame tra i taniciti e l'assunzione di cibo, ma non capiamo ancora come possano contribuire al controllo del peso corporeo a lungo termine»
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Giugno 2020, 13:33
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