AstraZeneca, nuovi dubbi Usa: «Forniti dati obsoleti». Ue: situazione consegne è una vergogna

Usa: da AstraZeneca dati obsoleti L'Ue: «Caos consegne, vergogna»

Nuove ombre su AstraZeneca: l'azienda produttrice potrebbe aver utilizzato «dati obsoleti» negli studi clinici negli Stati Uniti sul vaccino contro il Covid-19 fornendo una visione «incompleta» dell'efficacia. Lo sostiene la principale agenzia statunitense sulle malattie infettive guidata da Anthony FauciIl vaccinoè «probabilmente molto buono» ma i dati inviati dalla società «sono fuorvianti», dice ancora Fauci dopo che una commissione indipendente ha sollevato dubbi. «Questo è probabilmente un ottimo vaccino», spiega alla ABC News il principale consigliere della Casa Bianca sulla pandemia. Ma il comitato di monitoraggio dei dati e della sicurezza «si è preoccupato» del fatto che i dati forniti da AstraZeneca «fossero in qualche modo obsoleti e potrebbero in effetti essere un po fuorvianti», aggiunge.

Il gruppo di esperti ha espresso «preoccupazione per il fatto che AstraZeneca possa aver utilizzato informazioni obsolete in questo studio, il che potrebbe aver portato a una stima incompleta dell'efficacia» del vaccino, afferma l'Istituto nazionale di allergie e malattie infettive (NIAID). «Esortiamo l'azienda a collaborare con il Data and Safety Monitoring Board (DSMB) per esaminare i dati di efficacia e garantire che i dati sull'efficacia più accurati e aggiornati siano resi pubblici il più rapidamente possibile», ha affermato il gruppo.

«Il Dsmb ha espresso preoccupazione per il fatto che Astrazeneca possa aver incluso informazioni superate del trial, che possano aver fornito una visione incompleta dei dati sull'efficacia - si legge nella dichiarazione - Chiediamo alla società di lavorare con il Dsmb per revisionare i dati sull'efficacia ed assicurare che vengano resi pubblici il più presto possibile dati sull'efficacia più accurati ed aggiornati».

Consegne in Europa

La situazione delle consegne dei vaccini anti-Covid di AstraZeneca all'Ue «è una vergogna» e provoca «danni reputazionali di grande portata», ma il problema è che nel frattempo «le persone muoiono» di Covid. La compagnia farmaceutica era stata pagata per «produrre a rischio», mentre attualmente produce «in uno stabilimento dei cinque» previsti nel contratto siglato con l'Ue. Lo dice la direttrice generale alla Salute della Commissione Europea Sandra Gallina, rispondendo, in audizione alla commissione Cont (Controllo dei bilanci) del Parlamento Europeo, all'intervento accorato di un eurodeputato ceco Tomas Zdechovsky, del Ppe. La Repubblica Ceca è tra i Paesi che più avevano puntato sul vaccino AstraZeneca e ora si trova alle prese con una recrudescenza della Covid-19 che sta provocando molte vittime (circa 25mila finora su 10,5 milioni di abitanti).

Export

Domani la Commissione Europea adotterà la revisione del meccanismo di trasparenza e autorizzazione delle esportazioni di vaccini anti-Covid nei Paesi terzi. Lo ha annunciato il portavoce Eric Mamer senza precisare in che cosa consisteranno le modiiche. Si tratta del dispositivo giuridico usato finora una sola volta dall'Italia per bloccare le esportazioni del vaccino AstraZeneca in Australia. Negli ultimi giorni la presidente della Commissione von der Leyen ha avuto contatti con vari leader di governo per stringere le maglie del flusso dei vaccini dall'Unione europea mettendo al centro delle discussioni le relazioni con il Regno Unito che ha ricevuto milioni di dosi prodotte in stabilimenti situati nella Ue, mentre dal Regno Unito non si è verificato il flusso in senso inverso.

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Ira della Francia

«Oggi AstraZeneca ci dice che sono in ritardo. Rispondiamo loro che devono mobilitare i loro stabilimenti britannici anche per noi, altrimenti possiamo bloccare le loro esportazioni, ciò che è già stato fatto dall'Italia»: lo ha detto il segretario di Stato agli Affari europei, Clément Beaune, intervistato da France Info.

Quanto al vaccino Sputnik della Russia, il fedelissimo del presidente Emmanuel Macron ha dichiarato: «Non facciamo politica con un vaccino: se è disponibile, bisogna usarlo. Ma ci sono due criteri: deve essere scientificamente approvato e prodotto industrialmente. Per Sputnik V, questi due criteri non ci sono ancora».

Antonella Viola

«Ieri avevamo riportato il comunicato ufficiale di AstraZeneca sullo studio in Usa, Cile e Perù, sottolineando che però prima di trarre conclusioni bisognava vedere i dati. Oggi i dati non li abbiamo, ma arriva una nota molto preoccupante dai colleghi degli Usa che hanno valutato lo studio: sostengono che l'annuncio dell'azienda sia stato inopportuno e basato su dati non analizzati nel modo corretto. E chiedono di rivedere i risultati con i dati giusti».

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Pubblicato da Antonella Viola su Martedì 23 marzo 2021

Lo sottolinea, in un post su Facebook, l'immunologa dell'università di Padova, Antonella Viola, riportando l'ennesima doccia fredda sul vaccino AstraZeneca. «Un'altra pessima figura per questa azienda, che in termini di comunicazione le ha sbagliate davvero tutte», commenta Viola.

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Immunità di gregge e bambini

Probabilmente per raggiungere l'immunità di gregge negli Usa sarà necessario vaccinare anche i bambini. Lo ha affermato proprio Fauci, il principale consigliere scientifico del presidente Biden sulla pandemia, durante un'audizione al Senato. Lo riporta la Cnn. «Non sappiamo esattamente a che punto magico c'è l'immunità di gregge - ha spiegato -, ma sappiamo che se la stragrande maggioranza della popolazione sarà vaccinata saremo in una buona posizione. Alla fine potremmo dover inserire anche i bambini in questo mix. quando saranno immunizzati gli studenti delle scuole superiori potremo raggiungere questo obiettivo».

Alcuni stati Usa, spiega il sito, stanno per aprire la vaccinazione anche agli over 16, per i quali è stato approvato lo Pfizer, mentre per le fasce più piccole sono partite alcune sperimentazioni. Gli Usa, ha spiegato l'esperto, hanno pianificato di vaccinare gli adolescenti nell'autunno di quest'anno, mentre i bambini più piccoli all'inizio dell'anno prossimo. «Penso che dovremmo essere attenti a non sposare troppo il concetto di immunità di gregge - ha aggiunto Fauci -, perché non sappiamo esattamente, per questo tipo di virus, a che soglia si raggiunge. È stata stimata una percentuale di vaccinati tra il 70% e l'85%».


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Febbraio 2023, 13:23
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