Lo studio è stato condotto su 109 genitori con i loro figli. I piccoli, tra 7 e 11 anni sono meno reattivi e con un atteggiamento meno positivo nei confronti dei genitori che autocensurano i propri sentimenti negativi. «I bambini sono bravi a raccogliere spunti sottili dalle emozioni - commenta Sara Waters, ricercatrice che ha contribuito allo studio - se sentono che qualcosa di negativo è successo e che i genitori stanno agendo normalmente e non lo rendono visibile, questo è fonte di confusione per loro: sono due messaggi in conflitto». Piuttosto che sopprimere le emozioni di fronte ai figli, Waters suggerisce che la migliore cosa da fare è far vedere ai bambini un conflitto sano, dall'inizio alla fine.
«Lascia che vedano l'intero percorso - sottolinea - questo aiuta i bambini a imparare a regolare le proprie emozioni e a risolvere i problemi, perché vedono che i problemi possono essere risolti.
E' meglio far sapere ai bambini che ti senti arrabbiato e dirgli cosa farai per migliorare la situazione».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Novembre 2018, 15:41
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