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«Il lancio di questo ulteriore test sul nostro disco di diagnostica molecolare - commenta il ceo di DiaSorin, Carlo Rosa - ci consente di offrire una soluzione completa per identificare i virus della Varicella-zoster e dell’Herpes simplex sia sul fluido cerebrospinale che sui tamponi cutanei e mucocutanei, consentendo ai laboratori diagnostici di eseguire contemporaneamente entrambi i test attraverso l’utilizzo di un unico disco. Tutto questo a dimostrazione del nostro continuo impegno nel fornire soluzioni innovative in grado di ottimizzare il processo diagnostico e migliorare la gestione del paziente».
L’infezione da virus Varicella-zoster - ricorda DiaSorin in una nota - provoca due forme clinicamente distinte di malattia, a seconda che si manifesti un’infezione primaria (varicella) o secondaria (Fuoco di Sant’Antonio).
Nonostante la copertura vaccinale sia presente dagli anni ‘90, si stima che il 90% della popolazione contrarrà il virus della varicella entro il quindicesimo anno d’età. L’infezione può interessare diverse aree del corpo tra cui la pelle, i genitali, le cavità nasali e gli occhi, e può determinare disabilità o menomazioni, anche a distanza, a seconda della zona interessata e del trattamento effettuato. La sintomatologia clinica causata da Vzv può inoltre essere confusa con le manifestazioni cutanee provocate dal virus Herpes simplex, rendendo pertanto importante diagnosticarne l’insorgenza per poter procedere a un corretto trattamento del paziente
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Dicembre 2019, 17:38
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