«In Italia resta, al momento, l’indicazione di effettuare la seconda dose, ovvero il richiamo del vaccino Pfizer-BioNTech, dopo 21 giorni dalla inoculazione della prima». La conferma è arrivata dal professor Luca Richeldi, del Comitato tecnico scientifico: il nostro Paese non segue l’esempio del Regno Unito che, per contrastare una epidemia che ogni giorno fa segnare il triplo dei casi italiani, ha deciso di vaccinare con la prima dose più persone possibili, rinviando la seconda. In queste ore in Italia è attesa anche la fornitura di Moderna (100mila dosi): per questo vaccino tra prima e seconda dose deve trascorrere un mese. Bene, ma posto questo punto fermo, cosa dovrà fare ogni italiano per essere vaccinato? Quali sono le istruzioni per l’uso?
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Ad oggi non è possibile richiedere di essere vaccinati. L’operazione riguarda operatori sanitari, dipendenti e ospiti delle Rsa. Ognuno di loro ha compilato un modulo per confermare l’adesione a cui segue la convocazione. Quanti sono? 1.404.037 medici e infermieri, 570.287 tra personale e ospiti delle residenze per anziani. Subito dopo toccherà agli ultra ottantenni, 4,4 milioni.
ANZIANI
Come saranno convocati gli ultra ottantenni? Secondo Arcuri arriveremmo a 6 milioni di persone vaccinate entro la fine di marzo, evidentemente si conta di iniziare con gli anziani già a febbraio. Scatterà il coinvolgimento dei medici di famiglia. Nel Lazio spiegano all’assessorato alla Salute: «Chi è già ricoverato sarà vaccinato nella struttura ospedaliera, lo stesso vale per chi è in riabilitazione o in assistenza domiciliare». E gli altri? Chi ha più di 80 anni dovrà contattare il proprio medico di base. La vaccinazione potrà avvenire anche negli studi, ma con la con la supervisione degli “hub” dove sono conservati i vaccini a bassissime temperature. La scelta di coinvolgere i medici di famiglia è dettata anche dal fatto che conoscono la storia clinica del paziente, eventuali problematiche e allergie. Saranno attivati dei numeri verdi, mentre l’Uscar (le unità mobili) andranno a vaccinare a domicilio coloro che non sono autosufficienti.
ALTRE FASCE DI ETÀ
Ad oggi molte domande sono ancora senza risposta: non sappiamo quante saranno realmente le dosi a disposizione e in che tempi.
GLI ALTRI
Da sapere: chi è già stato positivo, non è escluso dalla vaccinazione. Ma chi ha meno di 60 anni cosa dovrà fare? Aspettare. Se non rientra in nessuna delle altre categorie dovrà sostanzialmente attendere settembre-ottobre (salvo, come detto, che Ema per AstraZeneca indichi un utilizzo per gli under 55). Si trasformerà in una vera vaccinazione di massa, che coinvolgerà anche le farmacie. Non ci sono però vaccini autorizzati per gli under 16, dunque ad oggi gli italiani potenzialmente coinvolti sono 50 milioni. Sottraendo coloro che rifiuteranno di vaccinarsi, il turno di un quarantenne può arrivare prima del previsto.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Gennaio 2021, 14:51
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