Il dispositivo è un passo in avanti per il settore perché utilizza un meccanismo di autoriscaldamento che migliora la sua sensibilità. Il sensore è prodotto con nanomateriali e al suo interno ha un serpentina che gli consente di allungarsi per adattarsi alla flessioni degli arti.
Può essere attaccato sulla mano o sul braccio e collegato al proprio smartphone. L'U.S. Defense Threat Reduction Agency è «interessata a questo sensore indossabile perché è in grado di rilevare gli agenti chimici e biologici che potrebbero danneggiare il sistema nervoso o i polmoni», hanno spiegato i ricercatori. Mentre una società di dispositivi medici sta lavorando con il team per sviluppare al meglio la tecnologia per monitorare la salute dei pazienti, dal rilevamento di biomarcatori gassosi dal corpo umano al monitoraggio dell'ambiente per la ricerca di inquinanti che possono danneggiare il respiro.
Cheng e il suo team hanno usato un laser per modellare una singola linea di nanomateriale altamente porosa simile al grafene per i sensori. Nella parte non sensibile del dispositivo, una sorta di serpentine ricoperte d'argento che consente al dispositivo di allungarsi, come le molle, per adattarsi alla flessione del corpo per i sensori indossabili.
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Gennaio 2020, 18:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA