Long Covid, disturbi del sonno per «oltre il 40%» dei guariti. E l'8% ne soffre in modo grave

"Le difficoltà del sonno sono sintomi prevalenti e debilitanti", indicano i ricercatori

Long Covid, disturbi del sonno in «oltre il 40%» dei guariti (per l'8% è grave)

Il long Covid, o meglio long Omicron, colpisce anche di notte. Fino al 40% dei pazienti lamenta disturbi del sonno da moderati a gravi. La ricerca proviene dagli Stati Uniti ed è stata condotta dalla Cleveland Clinic e presentata al meeting Sleep 2022, un incontro dove sono presenti tutte le società scientifiche professionali americane impegnate nell'analisi del sonno. Dal momento che si è tenuta nell'era della pandemia, quest'anno l'evento si è concentrato sui sintomi del cosiddetto long Covid, ovvero quella condizione di persistenza di segni e sintomi che continuano o si sviluppano dopo un'infezione acuta da coronavirus Sars-CoV-2. 

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Long covid, gli effetti sul sonno

Dalle analisi dei ricercatori è emerso che il 67,2% del campione ha riferito di soffrire di affaticamento moderato, mentre nella forma grave sembra riguardare il 21,8% dei partecipanti. Inoltre, l'8% dei pazienti ha riferito gravi disturbi del sonno, mentre il 41,3% ha riportato disturbi del sonno moderati. Disturbi del sonno più frequenti per chi è in sovrappeso.

«Le difficoltà del sonno sono sintomi prevalenti e debilitanti riferiti dai pazienti con long Covid», ha riferito Cinthya Pena Orbea, medico del Cleveland Clinic's Sleep Disorders Center. «Abbiamo quindi sfruttato i dati della Cleveland Clinic reCOVer Clinic per le persone con long Covid per chiarire ulteriormente queste associazioni», ha aggiunto, ribadendo come aiutare le persone con long Covid a gestire i disturbi del sonno sia fondamentale anche al fine di controllare altri sintomi comuni del long Covid quali l'affaticamento, l'ansia e la depressione.


Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Giugno 2022, 16:33
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