Bocca, 9 mila casi di cancro all'anno: dal 13 maggio al 14 giugno visite gratuite negli studi dentistici

Bocca, 9 mila casi di cancro all'anno: dal 13 maggio al 14 giugno visite gratuite negli studi dentistici
TUMORI: IN ITALIA 9 MILA CASI CANCRO CAVO ORALE, SABATO DENTISTI IN 60 PIAZZE = 'Oral Cancer Day 2019' Roma, 8 mag. (AdnKronos Salute) - Il tumore del cavo orale, una tra le forme tumorali più diffuse al mondo, altamente invasivo e invalidante registra, solo in Italia, «circa 9 mila nuovi casi ogni anno. La diagnosi precoce permette di curare efficacemente i soggetti colpiti, con un indice di remissione della malattia tra l'80 e il 90% dei casi, garantendo contemporaneamente una minor invasività degli interventi e un sensibile miglioramento della qualità della vita». Sono i dati che saranno al centro dell'incontro venerdì nella sede dell'Omceo di Torino per la presentazione dell«Oral Cancer Day 2019', l'evento che si terrà sabato in oltre 60 piazze italiane. A Torino saranno presenti, oltre a numerosi specialisti ed esponenti dei centri ospedalieri di riferimento, il presidente di Fondazione Andi Evangelista Giovanni Mancini e il segretario culturale Andi, Virginio Bobba. L'Oral Cancer Day nasce nel 2007 su iniziativa dell'Associazione nazionale dentisti italiani e organizzata da Fondazione Andi Onlus, come campagna di sensibilizzazione rivolta al cittadino, per promuovere la salute orale attraverso la figura del dentista ed essere un'occasione unica per diffondere conoscenza, consapevolezza con l'intento di fornire ai cittadini gli strumenti per contrastare il tumore del cavo orale, Appuntamento dunque l'11 maggio, quando i cittadini potranno incontrare i medici Andi nei punti appositamente allestiti nelle piazze italiane, ricevere materiale informativo o, in alcune località dotate di unità mobili attrezzate, sottoporsi subito a un vero e proprio screening gratuito.
Per un intero mese poi, dal 13 maggio al 14 giugno, i dentisti Andi aderenti saranno a disposizione di tutti per visite di controllo gratuite negli studi. Sottoporsi a uno screening puntuale e periodico, eseguito da uno specialista, è infatti fondamentale per capire se una lesione sia da considerarsi una patologia non evolutiva o se può rappresentare un rischio maggiore per il paziente. Di norma, se le lesioni sospette persistono oltre i 10-15 giorni, è necessario ricorrere ad approfondimenti diagnostici e a una valutazione di secondo livello presso centri di riferimento specializzati. (Com-Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 08-MAG-19 18:05

Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Maggio 2019, 21:27
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