Secca o grassa. Stizzosa o abbaiante. Insistente o sporadica.
Passeggera o più duratura. In qualunque forma si presenti, la tosse è quasi sempre una brutta seccatura: impedisce di dormire sereni e, in generale, rende più difficile e complicata una qualsiasi attività quotidiana. Purtroppo in questo periodo dell’anno - in particolar modo questa stagione invernale, la prima dall’inizio della pandemia senza le misure anti-Covid - è una fastidiosa compagna per milioni di italiani che, tra gli svariati virus e batteri che circolano attualmente, fanno fatica a capire quale sia la causa scatenante. E quindi fanno fatica a capire come affrontarla e curarla. «Tra influenza, Covid e altre infezioni batteriche può essere effettivamente complicato riuscire a capire da cosa dipende questo comunissimo sintomo», spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale di Milano. «Tuttavia, la tosse tende a manifestarsi in maniera diversa a seconda della causa che l’ha scatenata e questo può aiutare il paziente e il medico a scegliere la terapia più adatta». In realtà, la tosse non andrebbe considerata una nemica. «È piuttosto il primo meccanismo di difesa del nostro apparato respiratorio - aggiunge Pregliasco - che permette di espellere sostanze che irritano le vie aree, come fumo, microbi, allergeni». E in base a come si manifesta può essere indicativa di uno specifico problema. Tutto sta quindi nel saperla interpretare. In questo periodo, per esempio, la tosse secca, irritante e persistente, che spesso si accompagna anche a respiro corto, può essere un segnale dell’infezione Covid-19. Di notte questo tipo di tosse può essere ancora più fastidiosa per via della posizione che si assume da sdraiati a letto. Può essere quindi un sollievo sdraiarsi su un fianco o dormire un po’ più sollevati, quasi «da seduti». In assenza di complicazioni, la terapia contro la tosse e in generale contro l’infezione Covid-19 è solo sintomatica. «Per la tosse da Covid possono essere d’aiuto anche gli sciroppi lenitivi, leggeri sedativi della tosse - suggerisce Pregliasco - ma bisogna essere consapevoli che questi prodotti non intervengono sulla causa». No agli antibiotici: funzionano solo contro le infezioni batteriche e non quelle virali come Covid-19. Con l’influenza, invece, la tosse tende ad essere produttiva o come comunemente si dice “grassa”.
LE RICADUTE
Tuttavia, può succedere che sia in presenza di Covid che di influenza si verifichi una sovrainfezione batterica. In questo caso i sintomi dell’infezione virale, invece di migliorare, peggiorano. O si possono avere delle ricadute. La tosse secca del Covid inizia a essere produttiva e il muco che nell’influenza è tipicamente di colore chiaro e trasparente inizia a “colorarsi”. «Questi sono segnali di una sopraggiunta infezione batterica, cosa che può essere molto frequente in questo periodo - spiega Pregliasco - con il proprio medico, quindi, si può decidere di intervenire con una terapia antibiotica che, è bene ricordarlo, è efficace solo contro i batteri e non i virus». In questa particolare stagione invernale c’è anche un altro tipo di virus che sembra circolare più diffusamente rispetto agli anni passati e che è lo spauracchio di molte mamme e di molti papà. Si tratta del virus respiratorio sinciziale, o Rsv. Si tratta di un virus che può provocare infezioni a carico dei polmoni e delle vie aeree in generale. «È un tipo di infezione che può essere molto insidioso per i bambini molto piccoli - precisa il virologo - e può causare bronchiolite o polmonite che possono richiedere addirittura il ricovero in ospedale».
L’ALLERGIA
Negli adulti, invece, è solitamente meno grave, probabilmente per via del maggior livello di maturità dei polmoni. «Nei bambini sotto i 5 anni d’età il virus respiratorio sinciziale può dare luogo a infezioni più gravi, caratterizzate da tosse insistente, respirazione rumorosa e con sibili», continua l’esperto. «In questo caso bisogna subito rivolgersi al medico per capire se si è in presenza di complicazioni e se è richiesta una terapia di supporto». Può sembrare strano, visto che siamo in pieno inverno, ma con queste temperature anomale è possibile anche che la tosse sia il segnale di un’allergia. Può succedere infatti che le temperature insolitamente alte portino a fioriture fuori stagione. La tosse allergica, a differenza di tutte le altre, non presenta febbre. Può però essere accompagnata da altri sintomi quali starnuti, rinorrea, lacrimazione e prurito agli occhi, infiammazione delle mucose ed asma. Considerata la specificità di questo tipo di tosse, è necessario non cercare soluzioni “fai da te”. Può infatti rendersi necessario il ricorso a farmaci antistaminici o ad altri trattamenti specifici.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Gennaio 2023, 07:35
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