Cancro al seno: un mix di immunoterapia e chemio per battere il "triplo negativo"

Cancro al seno: un mix di immunoterapia e chemio per battere il "triplo negativo"

Un mix di chemio e immunoterapia prima dell’intervento.

È la nuova via sperimentata con successo per affrontare il tumore al senotriplo negativo” uno dei più difficili da curare. Come dimostrato da uno studio su “The New England Journal of Medicine”. I tumori “triplo negativi” sono così definiti perché non presentano nessuno dei tre recettori principali (né il recettore per estrogeni, né quello per il progesterone e nemmeno per la proteina HER2). Non hanno, quindi, alcun bersaglio da colpire. «Fino a poco tempo fa per questo tipo di tumore era disponibile solo la chemioterapia. Adesso, per le forme più avanzate metastatiche, abbiamo disponibile anche l’immunoterapia con atezolizumab e a breve con pembrolizumab. Se il tumore è superiore al centimetro la via migliore è quella di trattare la neoplasia con farmaci prima dell’intervento per ridurla - spiega Michelino De Laurentiis direttore del Dipartimento di Oncologia Senologica e Toraco-polmonare Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale di Napoli - Ma, soprattutto, per riuscire a capire quale potrà essere la terapia giusta. Di recente, inoltre, sono stati presentati gli anticorpi farmaco-coniugati». Un anticorpo monoclonale caricato con un potente chemioterapico che arriva alla cellula tumorale e rilasciato solo al suo interno. «Nei tumori triplo negativi - fa sapere Paolo Veronesi Ordinario di Chirurgia generale, Università di Milano Direttore Programma Senologia, Istituto Europeo di Oncologia - il trattamento chemioterapico prima dell’intervento ci consente anche di avere il tempo di fare un approfondimento genetico, di capire se la paziente è portatrice o meno di una mutazione genetica».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Febbraio 2023, 11:05
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