Un'analisi sui numeri del vaiolo delle scimmie che evidenzia come «in Italia siamo vicini al picco, ma i casi sono sottostimati: probabilmente sono almeno il doppio». E' lo studio, in fase di pubblicazione, firmato da Antonello Maruotti, ordinario di Statistica dell'Università Lumsa, e da Massimo Ciccozzi, responsabile dell'Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma. «Abbiamo analizzato i dati dei primi 10 Paesi più colpiti dal vaiolo delle scimmie», anticipa all'Adnkronos Salute Maruotti «in alcuni, come la Germania, è stato già raggiunto il picco. Il Brasile è in piena fase espansiva. Negli Usa possiamo prevedere il picco verso fine agosto, lo stesso in Francia. In Italia siamo più o meno nella fase di picco».
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Le analisi
La ricerca ha anche preso in esame la possibilità che in Italia i contagi da Monkeypox virus siano sottostimati. Nell'ultimo bollettino del ministero della Salute sono 505 i casi confermati. "Noi abbiamo stimato che i contagi possano essere circa il doppio in Italia, come anche in Brasile e in Francia, e il triplo in Spagna. C'è una grossa fetta di positivi che sfugge alla rete ufficiale - avverte Maruotti - per due problematiche: il basso numero di test, stesso problema che abbiamo avuto nelle fase iniziali del Covid, e il fatto che i medici non riescono immediatamente ad identificare un caso".
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I dati ufficiali
Salgono a 545 i casi confermati di vaiolo delle scimmie in Italia, 40 in più rispetto all'ultima rilevazione di 3 giorni fa, secondo il bollettino pubblicato dal ministero della Salute con dati aggiornati a oggi, 5 agosto.
Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Agosto 2022, 01:22
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