Covid Francia, allarme medici: «Seconda ondata troppo in fretta, la Sanità sarà incapace in inverno»
Sileri: in Italia pronti
«Non dobbiamo avere paura perchè siamo pronti. In Italia i casi di Covid aumentano molto lentamente e la nostra situazione è migliore rispetto agli altri paesi europei» e anche «i ricoveri in terapia intensiva aumentano molto lentamente, sono ancora pochi e il sistema non è sotto pressione». Lo ha affermato al Tg5 il viceministro alla Salute Pierpalolo Sileri. Ora, ha sottolineato, «dobbiamo continuare a rispettare le regole, ovvero uso della mascherina, distanza di sicurezza e lavaggio delle mani».Infatti, «abbiamo pochi casi ma è chiaro che più il virus circola più è probabile che si vada in terapia intensiva, però è vero - ha concluso - che le terapie intensive oggi sono più vuote, accettano pazienti, curiamo anche meglio i pazienti rispetto a sei mesi fa e dalle terapie intensive si esce».
Covid, le Regioni in trincea: dal Veneto alla Sicilia reparti Covid riaperti
Da Mazara del Vallo a Rovigo: lungo lo Stivale e nelle isole riaprono i reparti Covid. Strutture che avevano retto l'urto della prima ondata e che da settimane non vedevano più un paziente, ricominciano, dolorosamente, a popolarsi, come nei primi giorni della pandemia.
«Ha senso tornare alla normalità ma dobbiamo farlo in sicurezza con regole ferree, quindi aprire gli stadi con una capienza massima è impossibile . Pensare invece ad una piccola capienza con regole ferree e controlli, si può pensare di farlo, ma gradualmente e compatibilmente con i numeri che osserviamo settimanalmente». Lo ha affermato al Tg5 il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri.
Ultimo aggiornamento: Domenica 27 Settembre 2020, 14:44
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