Coronavirus, nasce la task force degli infermieri con 500 volontari

Coronavirus, nasce la task force degli infermieri con 500 volontari
Nasce l'Unità infermieristica per il Covid-19: 500 infermieri volontari per le zone più colpite. A darne notizia è la Fnopi, Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche. Una task force di infermieri volontari (selezionati in base alle esperienze professionali "ritenute necessarie" tra le domande che arriveranno entro le 20 del 28 marzo) farà parte di "Infermieri per Covid" e il personale sarà destinato dalla Protezione civile alle Regioni più colpite.

A questi infermieri, dipendenti del servizio sanitario nazionale, di strutture private anche non accreditate o liberi professionisti, verranno corrisposti 200 euro al giorno oltre allo stipendio o al guadagno già percepito e se non assicurati in modo specifico la Fnopi spiega che "ci penserà la Protezione civile, che rimborserà loro anche le spese di viaggio".
Per far parte della task force non serve l'autorizzazione del servizio sanitario regionale di appartenenza, ma per i dipendenti, con contratti di qualunque tipologia, l'assenso della struttura di riferimento.


«Una scelta obbligata - commenta Barbara Mangiacavalli, presidente della Fnopi - perché si affianca alla task force analoga di 300 medici, professioni che si sono dimostrate sul campo indispensabili per poter affrontare la pandemia, soprattutto nelle Regioni dove ormai si è al punto di saturazione. Purtroppo, oltre il 52% dei professionisti positivi sono nostri iscritti. I morti, nonostante l'età media più giovane della categoria, aumentano sempre di più e hanno ben superato i venti». 
Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Marzo 2020, 14:57
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