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«I casi debolmente positivi sono contagiosi? Non lo sappiamo», prosegue Lopalco. «Certamente - spiega - hanno particelle virali con capacità replicativa nel naso-faringe.
Non è escluso che siano anche questi pazienti a mantenere attivo un certo reservoir virale anche in assenza di casi clinici manifesti. Dobbiamo continuare ad osservare il comportamento del SARS-CoV-2 e la sua capacità di interazione ed adattamento all'ospite. Nel frattempo le regole devono essere sempre le stesse: vigilanza da parte delle autorità sanitarie e prudenza da parte dei cittadini. Perché credo che a nessuno farebbe piacere trovarsi nei polmoni un virus debolmente positivo».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Luglio 2020, 10:44
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