AstraZeneca e Pfizer «molto efficaci» contro la variante indiana (ma solo dopo il richiamo)

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di Mario Landi

I vaccini Pfizer e AstraZeneca sono in grado di fornire una protezione anche dalla variante indiana del virus Covid. A dimostrarlo è uno studio britannico condotto dalla Public Health England che definisce i vaccini contro il coronavirus Pfizer e AstraZeneca come «altamente efficaci», dopo due dosi, contro la variante identificata in India.

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Variante indiana, la prima dose non basta: solo dopo il richiamo c'è una forte protezione

Il vaccino Pfizer, riferisce la Bbc, è risultato essere efficace all'88% nel fermare la malattia sintomatica derivante dal ceppo indiano due settimane dopo la seconda dose. AstraZeneca è efficace al 60%. Tuttavia, entrambi i vaccini sono efficaci solo al 33% tre settimane dopo una sola dose. 

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«La differenza di efficacia tra i vaccini dopo 2 dosi può essere spiegata dal fatto che l'introduzione delle seconde dosi di AstraZeneca è stata successiva rispetto al vaccino Pfizer-BioNTech e altri dati sui profili anticorpali mostrano che è necessario più tempo per raggiungere la massima efficacia con AstraZeneca vaccino», si legge sul sito del governo britannico che presenta lo studio. «Come per altre varianti, sono previsti livelli di efficacia ancora più elevati contro il ricovero e la morte».

L'analisi del Public Health England ha analizzato un totale di 12.675 casi sequenziati.

 


VARIANTE INDIANA - La Variante indiana del Covid,  B.1.617.2, è caratterizzata da una doppia mutazione. Il ceppo è stato rilevato per la prima volta in India a dicembre 2020. Al 19 maggio 2021, la variante era stata rilevata in 43 paesi in 6 continenti ed è diventata la variante più comunemente segnalata nel Regno Unito da metà aprile 2021. Nel Regno Unito, c'è stato un rapido aumento dei casi con questo variante associata al viaggio in India e alla trasmissione della comunità. La variante ha generato una grave emergenza sanitaria in India che ha registrato un aumento dei casi di COVID-19 dalla fine di marzo 2021 con oltre 400.000 casi e 4.000 decessi segnalati ogni giorno all'inizio di maggio 2021. Questo ha provocato il sovraccarico dei servizi ospedalieri e la scarsità di ossigeno forniture.

 

Ultimo aggiornamento: Domenica 23 Maggio 2021, 19:08
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