Come ci difenderemo dalla variante Delta? Con le mini zone rosse per fermare subito i primi fuochi; con un sistema di allarme quando in un determinato territorio si superano i 250 casi positivi ogni 100mila abitanti ma anche con la vigilanza alta già a quota 100. «E soprattutto - incalza il sottosegretario alla Salute, Pier Paolo Sileri - anticipiamo al massimo le seconde dosi. Quando fu deciso di dilatare i tempi, aveva un senso, perché dovevamo vaccinare più persone possibili. Oggi la variante Delta ha cambiato le condizioni, visto che per fermarla serve il ciclo completo. A questo punto fissiamo i prossimi richiami dopo 21 giorni dalla prima dose per Pfizer, dopo 28 per Moderna. Non perdiamo tempo, non aspettiamo l’intervallo massimo concesso di 42 giorni, anche perché al di là delle ultime proiezioni diffuse, sono convinto che ormai la Delta in Italia rappresenti almeno 1 caso su 5 di infezione. E sta aumentando velocemente, a maggio era all’1 per cento, gradualmente è cresciuta e la prossima settimana mi aspetto di vederla al 20-25 per cento».
Variante Delta, gli scenari
Trinità d’Agultu è un comune di 2.800 abitanti, in provincia di Sassari. Non è la prima zona rossa da variante Delta, ma in fondo ci assomiglia, visto che manterrà il coprifuoco fino a giovedì a causa di un cluster di 15 infetti nella troupe del film prodotto dalla Disney “La Sirenetta”, mentre in paese i casi sono stati 22. Il modello è questo: zone rosse localizzate per fermare sul nascere i focolai della variante Delta, con lo stesso metodo che quattro mesi fa in provincia di Perugia e Chieti servì ad arginare la mutazione brasiliana. Un’altra area sotto osservazione è in Campania, la zona vesuviana, dove sono stati già trovati 82 casi di variante Delta, con una forte concentrazione a Torre del Greco.
MASCHERINE
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, preoccupato, è intervenuto con un’ordinanza che ribadisce il mantenimento della mascherina nei luoghi affollati anche all’aperto (in realtà sarà così anche nel resto d’Italia, ma l’obiettivo del presidente è convincere i cittadini della sua regione a restare prudenti). Non a caso, anche ieri la Campania ha avuto il record di casi positivi e il 15 per cento dei nuovi infetti è concentrato in quella regione che è anche tra le prime tre per numero di ricoverati.
VIGILANZA
Il Ministero della Salute ora ha chiesto di sequenziare (valutare di quale tipo di variante si tratti) tutti i positivi. Segnalazioni, a macchia di leopardo, della Delta stanno giungendo da varie Regioni. Alcuni esempi: nelle Marche tre casi a Fermo e a Senigallia; in Piemonte 8 tra Cuneo, Torino, Novara e Biella (in quest’ultima provincia un focolaio di Delta ha interessato l’antico santuario di San Giovanni d’Andorno); in Lombardia, nel Lodigiano, altre tre segnalazioni.
Ultimo aggiornamento: Domenica 27 Giugno 2021, 18:59
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