Coronavirus vaccino, Garattini: «Stop test non è una bocciatura». Ma Burioni: «Pessimismo fondato»

Video

Quello accaduto al vaccino AstraZeneca-Oxford «può capitare e poteva anche essere atteso, succede anche con i farmaci, ma non è una bocciatura. Ovvero, se c'è un caso sospetto ci si ferma per capire se è dovuto al prodotto o a situazioni che riguardano i pazienti. Ora bisogna evitare il più possibile di entrare nei piccoli dettagli e aspettare di vedere quando lo studio sulla sperimentazione sarà completo». Lo ha affermato all'Adnkronos Salute Silvio Garattini, presidente dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, commentando la sospensione di tutti i test clinici per il vaccino contro il coronavirus sviluppato da AstraZeneca e dall'Università di Oxford, dopo che un partecipante ha avuto una «sospetta reazione avversa» nel Regno Unito. Lo stop potrà pregiudicare l'intera sperimentazione? «Se c'è qualcosa che non funziona bisogna verificare - risponde Garattini - Quello che dovrebbe rassicurare è che di fronte ad un solo caso sospetto si ferma l'intera sperimentazione. Ricordiamoci che sono 6 i vaccini testati sull'uomo nel mondo, dobbiamo essere fiduciosi».

Non concorda il virologo dell'Università San Raffaele di Milano, Roberto Burioni, in un articolo pubblicato su 'MedicalFacts', il sito di informazione e divulgazione scientifico da lui fondato. «Napoleone Bonaparte diceva 'andate piano, che ho frettà. Questa massima vale anche per lo sviluppo dei vaccini».Il virologo ieri, sempre in un approfondimento sul sito, aveva ipotizzato un'accelerazione sul vaccino americano contro Covid-19 per ragioni politiche, le elezioni presidenziali di novembre. «Da un lato questo può essere dovuto a dati parziali molto positivi, ma esiste la possibilità che le autorità regolatorie (in particolare l'Fda, che autorizza i nuovi farmaci) si pieghino a pressioni politiche e approvino un vaccino senza le dovute cautele per renderlo disponibile prima delle elezioni presidenziali, che si terranno il 3 novembre», ricorda Burioni. «A riprova che questo mio timore non è del tutto campato in aria, oggi nove importantissime case farmaceutiche (Merck, Pfizer, Sanofi, Johnson & Johnson, BioNTech, GlaxoSmithKline, AstraZeneca, Moderna e Novavax) hanno preso un solenne impegno a non abbassare gli standard etici e scientifici nello sviluppo di un vaccino contro il coronavirus - sottolinea il virologo - Questo è un avvenimento che non ha precedenti, in quanto in generale le case farmaceutiche spingono perché i farmaci vengano approvati, e le autorità regolatorie (in particolare l'Fda) frenano.

Qui ci troviamo in una situazione diametralmente opposta. Se è stata necessaria una simile precisazione direi che la mia ipotesi pessimistica non è del tutto campata in aria». 
 

Vaccino, Astrazeneca sospende i test. "Seria reazione avversa in un volontario britannico"

AstraZeneca sospende tutti i test clinici sul vaccino per il coronavirus che sta sviluppando con l'Università di Oxford dopo che uno dei partecipanti ha accusato una "seria potenziale reazione avversa". Lo stop temporaneo consente al colosso farmaceutico di esaminare il caso ne rivedere i dati sulla sicurezza.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Dicembre 2020, 16:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA