Vaccino Padova, donna di 48 anni muore a 10 giorni dal Pfizer sotto gli occhi di figlia e marito. La famiglia: «L'autopsia dirà la verità»

Padova, donna di 48 anni muore a 10 giorni dal vaccino Pfizer, il marito: «L'autopsia dirà la verità»

di Lucio Piva

Sarà solo l'esito dell'autopsia a chiarire se c'è stato un rapporto di causa ed effetto fra la somministrazione del vaccino ed il successivo decesso per crisi respiratoria di Selina Boido, la quaratottenne di Villaguattera spirata lo scorso 12 maggio fra le braccia del marito e sotto gli occhi della figlia undicenne, ad una decina di giorni di distanza dall'inoculazione del siero Pfizer contro il Covid19.

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LA VICENDA
La vicenda che ha scioccato l'intera comunità della piccola frazione di Rubano è legata alla patologia di polmonite bilaterale diagnosticata alla quarantottenne alla fine del 2019, quando ancora nulla si sapeva in Italia del contagio provocato dal Covid. «Mia moglie ha detto commosso il marito, Moreno Pescarolo in fase di convalescenza si era regolarmente sottoposta a dei prelievi che avevano comunque dato esito negativo. Mesi dopo, quando l'epidemia da Covid ha avuto diffusione, per diverse situazioni siamo ricorsi in almeno tre occasioni a tamponi rapidi.

Anche in questo caso non ci sono stati segnali di rischio». Selina Boido non vedeva ora di sottoporsi alla vaccinazione. «La considerava ha continuato il marito una soluzione da tempo attesa per fronteggiare il rischio del contagio. E lo voleva fortemente anche per poter esercitare con una certa tranquillità la sua attività di animatrice in parrocchia, a contatto con i più piccoli». Identica soluzione la quarantottenne auspicava anche per il marito. Tanto Selina che il compagno, del resto, erano volontari ed attivisti dell'Admo (Associazione italiana donatori midollo osseo) e non avevano alcuna preclusione verso i vaccini «Non vedeva l'ora che lo facessi anch'io ricorda il coniuge dati i frequenti contatti con il pubblico legati alla mia attività lavorativa in una grande azienda metalmeccanica». Moreno Pescarolo, anche se prostrato dal dolore per una morte per lui ancora inspiegabile, non intende pensare ad azioni legali. «Non ne vedo la logica ed il senso sottolinea anche perché è inutile in questo momento cercare dei colpevoli, ammesso e non concesso che ci siano. Non credo però che mi sottoporrò a breve al vaccino, anche se mia moglie mi sollecitava a farlo. Ho ancora bisogno di riflettere. Poi, a mente più fredda, magari lo farò».


La frazione di Villagruattera si è stretta attorno al dolore del marito e della figlia undicenne. E si prepara, dopo la veglia prevista in chiesa per domani alle 20.30 a tributarle l'ultimo saluto il giorno successivo alle 10.30 sempre all'interno della sede parrocchiale.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Maggio 2021, 07:28
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