Omicron, ecco i vaccini aggiornati contro le varianti: quali sono e quando arrivano (anche in Italia)

Il nuovo siero contiene non solo il vaccino tradizionale, ma anche quello capace di contrastare Omicron

Omicron, ecco i vaccini aggiornati contro le varianti: quali sono e quando arrivano (anche in Italia)

La curva dei contagi Covid è in calo. «Nel periodo 27 luglio - 9 agosto, l’indice di trasmissibilità medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,77 (range 0,74-0,80), in diminuzione rispetto alla settimana precedente. Una regione è classificata a rischio moderato, mentre le restanti venti sono classificate a rischio basso», evidenzia il monitoraggio della cabina di regia Istituto superiore di sanità - ministero della Salute. Ma in vista di una possibile risalita dei casi in autunno, si comincia a pianificare la prossima campagna vaccinale. «Nelle ultime settimane la curva del contagio è in calo, ma dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione, non considerare vinta questa sfida. E la campagna di vaccinazione è e resta la cosa più importante che abbiamo. Ema e Aifa, le nostre agenzie di riferimento sui medicinali, già nel mese di settembre autorizzeranno i nuovi vaccini e potremo dare più forza alla nostra campagna contro il Covid-19», annuncia il ministro della Salute, Roberto Speranza.

EMA AL LAVORO

La novità è rappresentata dai vaccini aggiornati per immunizzare dal ceppo originario del virus e anche da Omicron e le sue sottovarianti. In Europa si lavora per avere a disposizione i nuovi sieri bivalenti tra settembre e ottobre e in prima fila c’è il Regno Unito: le autorità sanitarie hanno autorizzato la versione aggiornata del vaccino anti Covid realizzato dalla società Moderna per contrastare la variante Omicron, oltre che la forma originale del virus. L’agenzia nazionale del farmaco (MHRA) ha approvato il vaccino per le dosi di richiamo destinate gli adulti «dopo che è risultato conforme agli standard di sicurezza, qualità ed efficacia dell’ente regolatorio britannico», informa una nota ufficiale, e in grado di suscitare una «forte risposta immunitaria» contro entrambi i ceppi. Il nuovo siero contiene non solo il vaccino tradizionale, ma anche quello capace di contrastare Omicron (BA.1). I dati ottenuti in 437 soggetti hanno indicato che il vaccino bivalente è sicuro, mostrando di raggiungere notevoli risultati anche per le nuove varianti Omicron 4 e Omicron 5, responsabili dell’aumento dei contagi nel Paese. Nelle prossime settimane, probabilmente a inizio settembre, è attesa l’approvazione dell’Ema, l’agenzia del farmaco europea, dei nuovi vaccini bivalenti. Parallelamente l’Ema ha avviato la revisione per l’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata del vaccino anti Covid Skycovion, dell’azienda sudcoreana Sk, sviluppato con il supporto della Fondazione Gates.

CAMPAGNA VACCINALE

I Paesi europei spingono per avere a disposizione i vaccini già a fine settembre e iniziare così al più presto le campagne vaccinali.

La Germania ha ufficialmente raccomandato la quarta dose agli over 60, in precedenza consigliata solo dopo i settant’anni. Anche in Italia, dopo l’approvazione dell’Ema, arriverà quella di Aifa per poter procedere alle consegne dei nuovi sieri da parte delle aziende produttrici e alla distribuzione nelle singole Regioni. Dobbiamo aspettarci una recrudescenza del virus alla fine dell’estate e con l’arrivo dei primi freddi? «Penso che per il prossimo autunno senz’altro ci sarà una campagna per un richiamo con il vaccino nuovo e aggiornato. Ma allo stesso tempo credo che non avremo più ondate che ci porteranno a crisi sanitarie severe», è lo scenario prospettato da Mario Clerici, docente di immunologia dell’università degli Studi di Milano e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi. Le Regioni sono già al lavoro per preparare la nuova campagna, indicativamente tra ottobre e novembre. Tra le ipotesi al vaglio: coinvolgere medici di famiglia, farmacie, Asl e riattivare gli hub se necessario. Il timore è che una nuova campagna vaccinale venga disertata, come già accaduto per la quarta dose. Tra gli over 80 si è vaccinato il 30% della popolazione, mentre per over 70 e over 60 le percentuali si aggirano rispettivamente intorno al 13% e al 7%.

 

ALLARME INFLUENZA

Il siero, ripetono gli esperti, è l’unica barriera efficace contro il dilagare del Covid. «Se la situazione rimane anche in autunno come quella che stiamo vivendo oggi sarà meno complicato gestire il virus. Se rimangono le varianti Ba.4 e Ba.5, che abbiamo imparato a conoscere, sappiamo che i vaccini riescono a contenerle abbastanza bene evitando la malattia grave. In più, tra pochi mesi, avremo i nuovi vaccini aggiornati e questo mi fa essere ottimista. Discorso diverso se si presenteranno nuove varianti, scenario non da sottovalutare, ma stiamo decisamente messi meglio rispetto a due anni fa come terapie e come gestione clinica», è l’analisi di Mauro Pistello, direttore dell’Unità di virologia dell’azienda ospedaliera universitaria di Pisa, vicepresidente della Società italiana di microbiologia. Riflessione condivisa dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: «Per contrastare possibili nuove ondate non dovremo inventarci nulla di nuovo, né tanto meno tornare alle misure che siamo stati costretti a prendere nei primi mesi della pandemia. Lo strumento più importante è il vaccino, per cui l’intervento più importante per l’autunno sarà un’ampia campagna di vaccinazione, soprattutto per gli over 60, preferibilmente con i vaccini aggiornati». In autunno, avverte Sileri, «potremmo avere due problemi da affrontare: il Covid che rialza la testa, e possiamo definirle normali oscillazioni di una fase epidemica, ma soprattutto arriverà l’influenza stagionale. In Australia hanno avuto un alto aumento dei casi. Ecco, dobbiamo lavorare su questi due aspetti».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Agosto 2022, 17:20
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