Per ora in Europa c’è solo una soluzione vaccinale per gli under-12. Il Pfizer “pediatrico”, a dose ridotta. Ma quest’anno potrebbero arrivare nuovi ritrovati per velocizzare le campagne vaccinali, a cominciare da Moderna. Un lavoro statunitense in pre-pubblicazione ha fotografato anche nei più piccoli (tra 5 e 11 anni e tra i 12 e i 17 anni) le stesse tendenze degli adulti: la variante Omicron è meno “cattiva” sull’organismo rispetto alla Delta.
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Il 7 dicembre il Ministero della Salute ha esteso l’uso del vaccino Pfizer per la fascia d’età da 5 a 11 anni. Si tratta di una dose “pediatrica” di 10 microgrammi da dare in un ciclo di due somministrazioni a distanza di 3 settimane l’uno dall’altra. I bimbi che hanno avuto un trapianto di organo, uno di cellule staminali emopoietiche o che hanno una marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate a patologie o trattamenti farmacologici, possono avere una dose addizionale almeno dopo 28 giorni dalla seconda dose.
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Il Ministero della Salute ha anche ampliato, per la fascia da 12 a 15 anni, l’uso del vaccino booster (30 microgrammi), con le stesse tempistiche previste per gli adulti.
Lo studio che ha portato all’uso del Pfizer per la fascia 5-11 anni ha dimostrato un’efficacia nella riduzione delle infezioni sintomatiche da Sars Cov-2 pari al 90,7% rispetto al placebo e non ci sono stati effetti collaterali gravi nei 3.100 bambini osservati per la ricerca. I sintomi più frequenti sono stati quelli del dolore al sito di iniezione, stanchezza, mal di testa.
Dopo la somministrazione di 8,7 milioni di dosi di vaccino tra 5-11, i Cdc, i centri di controllo e prevenzioni delle malattie, hanno notato 4.249 eventi avversi, di cui il 97,6% quelle non gravi (mal di testa e dolore al braccio). Gli effetti più gravi, invece, sono stati febbre, vomito, aumento della troponina /una proteina che si trova nel muscolo cardiaco e che servono a misurare il danno miocardico).
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Entro marzo arriveranno i risultati delle sperimentazioni sul vaccino pediatrico di Moderna e che potrebbe essere usato tra i bimbi da 2 a 5 anni. Con questi dati l’azienda potrà presentare una richiesta di approvazione agli enti regolatori. Ma studi sono in corso anche per le fasce d’età 6-11 anni e 12-17. L’Ema ha già avviato la valutazione della domanda di estensione d’uso per la fascia 6-11. Il Serum Institute of India ha previsto di lanciare a metà anno il Novavax in India per i bambini. Si trova in una fase di sperimentazione e, secondo quanto ha dichiarato Adar Poonawalla, amministratore delegato dell’Istituto, «ha mostrato dati eccellenti fino alla fascia di età di 3 anni». Il russo Sputnik potrebbe essere al centro di un programma di vaccinazione volontaria promossa da Mosca già dalla prossima settimana per un’età tra i 12 e i 17 anni, con due dosi a un intervallo di 21 giorni. Ciò, mentre la Cina già da tempo ha approvato l'uso pediatrico di Sinovac dai tre anni in su.
Perché vaccinare i bambini?
La ricerca ha dimostrato che i vaccini, anche per i bambini, funzionano per evitare i casi gravi di Covid-19 e le complicazioni sia a breve sia a lungo termine. Tra queste, anche la Mis-C, la sindrome infiammatoria multisistemica che coinvolge diverse parti del corpo si infiammano, inclusi cuore, polmoni, reni, cervello, pelle, occhi o organi gastrointestinali. E, importante, è far vaccinare in casa. Secondo un’analisi di Aopi, l’Associazione degli ospedali pediatrici italiani, il 69% dei ricoveri in terapia intensiva dei bimbi fino a 4 anni riguarda pazienti che hanno genitori non vaccinati.
Ultimo aggiornamento: Domenica 16 Gennaio 2022, 17:28
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