Stadi, Crisanti: «Riaprirli è da irresponsabili»

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Covid, Andrea Crisanti: «Riaprire gli stadi è da irresponsabili, ora dobbiamo metabolizzare l'apertura delle scuole e vedere come va». Così il professore di Microbiologia all'Università di Padova: «Le cose vanno fatte gradualmente - aggiunge - quando sento che gli stadi vanno riaperti perché il comparto muove un sacco di soldi penso che se poi andiamo verso una maggiore diffusione del virus la situazione potrebbe addirittura precipitare».


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«Gesto simbolico»


«Se proprio vogliamo fare un gesto simbolico - rileva - riapriamoli con mille persone, oppure riapriamo con il 10% della capienza per almeno quindici giorni e vediamo che succede».
Sulla questione Crisanti è categorico: «ripeto che riaprire gli stadi in questo momento in cui la priorità è la scuola - conclude - equivale a fare un triplo salto carpiato senza protezioni».


 

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Prevedere ulteriori misure per arginare il contagio da Covid è una scelta razionale, che potrebbe consolidare il vantaggio che l'Italia ha assunto nella lotta al virus. È quanto afferma Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Cts: "Le mascherine contribuiscono alla protezione e visti i numeri degli altri Paesi, si tratta di una scelta condivisibile.



Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Settembre 2020, 17:06
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