Nuova sottovariante Delta spaventa la Gran Bretagna: «Fino al 10% più contagiosa». Record di positivi, via alla terza dose

Sottovariante Delta spaventa la Gran Bretagna: «Fino al 10% più contagiosa». Record di positivi

di Simone Pierini

Una nuova sottovariante del ceppo Delta è in aumento nel Regno Unito e potrebbe essere fino al 10 per cento più contagiosa. Il picco dei casi di AY.4.2 (questo il nome scientifico) è stato rilevato in Gran Bretagna, con una parte che ha interessato il recente picco di infezioni che ha colpito il paese. Ieri è stato registraro un nuovo record da metà luglio dei contagi da Covid con 49.156 casi positivi su circa un milione di test. Sostanzialmente stabile invece per ora e sotto il livello di guardia il totale dei ricoveri negli ospedali, fermi attorno a 7.000 grazie ai vaccini, mentre i morti calano a 45 contro i 57 di ieri, seppure alleggeriti il lunedì dalla consueta raccolta statistica ritardata di parte dei dati del weekend. Il governo di Boris Johnson ha riconosciuto peraltro oggi, per bocca di un portavoce di Downing Street, che il Regno rischia di avere di fronte a sé un periodo invernale «impegnativo». Per questo motivo oggi ha aperto le prenotazioni per la terza dose a tutti gli over 50 e agli over 16 con fragilità. 

La nuova sottovariante Delta spaventa il Regno Unito

Secondo quanto riporta il Sun l'ex commissario statunitense per gli alimenti e i farmaci Scott Gottlieb ha chiesto un'indagine urgente per analizzare questo improvviso aumento di contagi e di presenza di questa nuova sottovariante. Gottlieb l'ha chiama "Delta plus", nome che in realtà era già stato assegnato a un precedente ceppo che non si è poi rivelato superiore alla classica variante Delta: «Il Regno Unito ha riportato il suo più grande aumento di casi di Covid in un giorno in tre mesi proprio con l'arrivo della nuova variante Delta AY.4 - ha twittato - la mutazione nello spike raggiunge l'8% dei casi sequenziati nel Regno Unito. Servono ricerche urgenti per capire se questa Delta plus sia più trasmissibile e abbia una possibile capacità di arginare l'immunità dei vaccini». Il professor Francois Balloux, direttore dell'University College London Genetics Institute, ha dichiarato: «È un ceppo potenzialmente più infettivo, che non è ancora confrontabile con quello che abbiamo visto con Alpha».

Oms: in Gb il più alto tasso di nuovi contagi al mondo

Il Regno Unito ha il più alto tasso di nuovi contagi da Covid a livello mondiale: lo afferma in un tweet l'ex direttore dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Anthony Costello, che pubblica una lista dei primi 15 Paesi con il maggior numero di contagi giornalieri. Come è noto, ieri i casi di Covid nel Paese hanno toccato un nuovo record da metà luglio a quota 49.156.

Nella tabella di Costello il Regno Unito è appunto al primo posto con questo dato, seguito da Russia (con 34.325 nuove infezioni ieri) e Turchia (29.240). «Un terzo della nostra popolazione non è protetta - prosegue Costello -. La Cina ha già vaccinato una percentuale più alta e attraverso il controllo delle infezioni ha un tasso di mortalità di tre per milione. Il nostro tasso di mortalità è di 2.028 per milione. Il governo + i consiglieri tacciono».

Ricoveri sotto controllo

Il portavoce di Johnson, interpellato dai giornalisti al riguardo dopo che negli ultimi 5 giorni precedenti il Paese aveva sempre fatto registrare oltre 40.000 nuovi casi al giorni, ha assicurato che i dati statistici vengono tenuti «sotto stretta osservazione» costante. Pur aggiungendo che un aumento di contagi era «previsto» sullo sfondo della riapertura generalizzata decisa a partire dal 19 luglio sull'isola e comunque rivendicata dal governo come necessaria. Il portavoce ha peraltro sottolineato come l'impatto dei nuovi casi su ricoveri e morti resti inferiore alle ondate precedenti e al momento «sostanzialmente in linea» con quanto atteso; mentre ha insistito sulla scommessa della campagna di vaccinazioni come principale «linea di difesa» del Paese.

L'epidemiologo: numeri preoccupanti

Il professor Andrew Hayward, epidemiologo e componente del comitato di consulenza scientifica del governo denominato Sage, ha viceversa definito «preoccupante» il tasso di contagi superiore a quello di altri Paesi europei nel Regno, e anche - seppure a livello inferiore - quello di decessi e ospedalizzazioni, non escludendo il timore che il servizio sanitario nazionale possa «tornare sotto forte pressione» in inverno. Hayward ha d'altronde ipotizzato che la barriera immunitaria dei vaccinati possa indebolirsi con il tempo, insistendo sulla necessità di rilanciare adesso la corsa ai vaccini con la terza dose per i più vulnerabili; e di valutare il ripristino di «ulteriori misure» precauzionali laddove la curva dei nuovi casi continuasse a impennarsi.

Simone Pierini


Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Ottobre 2021, 14:37
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