Dallo smart working alla durata del Green pass, dal lockdown per i non vaccinati fino all'immunità di gregge. Il virologo Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano, in merito a provvedimenti operativamente efficaci per contenere la nuova curva dei contagi da Covid 19 ha dichiarato all'Adnkronos Salute: «Non sarebbe male un ritorno allo smart working nella Pubblica amministrazione fino a primavera». Il ritorno al lavoro da casa di una gran massa di persone, secondo il virologo, potrebbe essere «tra le cose da fare e da pensare in questa fase di preoccupazione. Ora - sottolinea l'esperto - bisogna ragionare ad ampio spettro per vedere le soluzioni accettabili» che riducano contatti e occasioni di contagio.
«Green pass a 9 mesi buona mediazione»
«Una durata del Green pass a 9 mesi potrebbe essere la mediazione operativo-tecnica accettabile fra i 12 mesi, che ormai sono troppi, e i 6 mesi del dato scientifico, che indicano una riduzione dell'efficacia» della protezione conferita dal vaccino anti-Covid. Una durata del certificato «a 6 mesi potrebbe creare problemi organizzativi e gestionali», ragiona l'esperto, ricordando che il Green pass che si ottiene vaccinandosi «non è un aspetto scientifico nel senso stretto, ma è un qualcosa che dichiara l'avvenuta effettuazione» del vaccino, «una risposta protettiva che comunque permane nel tempo». Perché, ricorda il virologo, «la protezione del vaccino dura anche dopo il 6 mesi, non è che precipita e a 6 mesi e 2 giorni sei scoperto». Quindi, per agevolare la fattibilità «dal punto di vista anche ingolfativo dei sistemi dei richiami, 9 mesi - ribadisce - potrebbero essere la mediazione giusta».
«Restrizioni solo per non vaccinati non risolutive»
«Porre restrizioni solo per i non vaccinati» contro Covid-19, che rappresentano ormai meno del 10% della popolazione vaccinabile, «non è risolutivo.
«Raggiungere 88% vaccinati per una sorta di immunità di gregge»
«Se vogliamo raggiungere una sorta di immunità di gregge» contro Covid-19, «pur sapendo che non ci si arriva, i dati ci indicano la necessità di raggiungere un 88% di vaccinati». Una percentuale ancora distante. «Siamo un po' sotto perché - evidenzia il virologo - abbiamo un 10% di bambini che non possono ad oggi vaccinarsi e un altro 10% di popolazione vaccinabile che non si è ancora vaccinata. Quindi questo valore ci allontana dall'obiettivo di questo modello matematico».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Novembre 2021, 15:11
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