Sigarette elettroniche, la possibilità di ammalarsi si riduce del 19% (ma smettere è sempre meglio)

Fumi sigarette elettroniche? La possibilità di ammalarsi si riduce del 19% (ma smettere è sempre meglio)

di Antonio G. Rebuzzi

Ridurre le sigarette giornaliere serve a poco. Se si vuole migliorare la salute del cuore si deve smettere di fumare.
Questo è quanto si evince dallo studio di un gruppo di ricercatori coordinati da Su-Min Jeong del Samsung Medical Center della Repubblica di Corea, pubblicato sull'ultimo numero dell'European Heart Journal.
Sono stati analizzati i dati di 900.000 fumatori di età superiore a 40 anni che avevano partecipato a due monitoraggi nazionali sulla salute effettuati nel 2009 e nel 2011. Erano inclusi fumatori che nel periodo di studio avevano continuato a fumare come prima, altri che avevano ridotto dal 20% al 50% il numero delle sigarette ed infine soggetti che avevano smesso di fumare.
I risultati sono stati molto chiari. Ovviamente, chi aveva smesso di fumare aveva una riduzione dell'ictus del 23% e dell'infarto del 26% rispetto a chi aveva continuato a fumare come prima. Sorprendentemente, però, chi aveva ridotto il numero delle sigarette anche in maniera importante (fino anche alla metà) non ne aveva per nulla beneficiato in termini di rischio cardiovascolare. Ed inoltre chi, dopo aver smesso, aveva ripreso le cattive abitudini precedenti, faceva registrare un numero di eventi cardiaci di oltre il 50% superiore a chi aveva continuato ad astenersi dalle sigarette.

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I GIOVANI
Mentre il vantaggio di smettere di fumare è abbastanza prevedibile ed è stato dimostrato anche da numerosi studi precedenti, meno chiaro è perché la riduzione del numero di sigarette non porti a, sia pur piccoli, benefici in termini di riduzioni di infarti o ictus. Dato confermato anche dalle conclusioni del Copenhagen Centre for Prospective Population Study che ha registrato dati molto simili.
Anche lì, ridurre le sigarette non produce benefici, mentre smettere è notevolmente vantaggioso. Altro dato interessante dello studio coreano è che smettere di fumare è più vantaggioso per i giovani rispetto alle persone anziane. Probabilmente il vantaggio di liberarsi della causa del danno è maggiore quando non si sono instaurate patologie che alla fine diventano irreversibili.
Una limitazione, secondo me importante, di questo studio è quello di non aver presentato alcun dato su chi passa dalle sigarette normali a quelle con il tabacco riscaldato a vapore o le elettroniche. Questi nuovi prodotti hanno, infatti, preso piede in maniera significativa come sostegno per smettere con le sigarette.
Recentemente sulla rivista Circulation è stato pubblicato un articolo di Seulggie Chol e colleghi del Department of Medicine del Seoul National University Hospital su oltre 5 milioni di soggetti arruolati in uno screening nazionale del Korean Health Insurance Service.


L'ALTERNATIVA
In un periodo tra i tre e quattro anni chi passa dalle normali sigarette all'alternativa sembrerebbe avere una riduzione del rischio cardiovascolare tra il 17% ed il 19% a seconda che il passaggio sia totale (fumare cioè solo e-cigarettes o con tabacco riscaldato) o parziale (quelli che fumano sia sigarette normali che le altre).

*Professore di Cardiologia
Università Cattolica Roma


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Novembre 2021, 07:08
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