Quarta dose vaccino in Italia al via per anziani e fragili. In autunno dovremo farla tutti?

Si parte con la somministrazione del secondo booster per le fasce più a rischio

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di Francesco Malfetano

Pronti, via. In Italia iniziano oggi le somministrazioni della quarta dose di vaccino anti-Covid. A una manciata di giorni dall'annuncio del ministero della Salute - assieme ad Iss, Aifa e Css - alcune Regioni sono infatti già pronte ad iniziare la nuova appendice della campagna vaccinale. In particolare da stamattina la Lombardia ha riaperto i suoi hub. Le altre Regioni invece, lo faranno a stretto giro. Attenzione però. Nella Penisola la dose booster non è ancora stata resa disponibile per tutti. «È previsto per le persone che abbiano compiuto o superato gli 80 anni di età, per gli ospiti delle Rsa e per coloro i quali siano inseriti nelle categorie a rischio e abbiano un'età compresa tra i 60 e i 79 anni», hanno spiegato i tecnici del ministro Speranza. In altri termini, accanto agli immunocompromessi e ai fragilissimi per cui la quarta dose era già prevista da mesi, ora potranno ricevere il nuovo richiamo anche over80, residenti nelle Rsa e fragili ultrasessantenni. Per loro l'inoculazione, sempre con vaccini a mRna, avviene nei dosaggi autorizzati per il booster (30 mcg in 0,3mL per il Vaccino Pfizer, 50 mcg in 0,25 mL per Moderna), purché siano trascorsi almeno 120 giorni dalla terza dose. Esclusi invece i soggetti che hanno contratto l'infezione dopo la somministrazione del booster.

Quarta dose in autunno per tutti?

Una strategia che però potrebbe cambiare nei prossimi mesi. Qualora i contagi dovessero risalire in autunno un po' come accaduto lo scorso anno - specie se dovesse presentarsi una nuova variante - la possibilità di una quarta inoculazione di vaccino anti-Covid potrebbe essere estesa ad altre fasce della popolazione. A spiegarlo già nelle scorse settimane diversi esperti, ma anche lo stesso ministro Speranza: «Mentre nei media la guerra ha sostituito il Covid, nella realtà si è semplicemente aggiunta. Su questo dovremo fare uno sforzo comunicativo importante e insistere con la vaccinazione». Poi, intervistato dalla Stampa, ha aggiunto: «Adesso le nostre autorità sanitarie hanno disposto il secondo richiamo, la cosiddetta quarta dose, per ottantenni, ospiti delle Rsa e anziani fragili.

In autunno valuteremo un richiamo più esteso anche per le altre fasce d’età». 

Gli esperti

Un'indicazione prudenziale quella del ministro che è largamente condivisa dalla comunità scientifica italiana. «È ragionevole pensare che la nostra sfida sarà l'autunno - spiega ad esempio l'immunologo Alberto Mantovani, presidente della Fondazione Humanitas per la Ricerca - Lo sappiamo che sarà così perché tutti i virus respiratori, e questo non fa eccezioni, ci creano problemi durante l'autunno-inverno». Una campagna per cui la vera speranza è quella di avere a disposizione «un vaccino anti-Covid di nuova generazione che veda meglio le varianti -aggiunge - Se non ci fosse, allora si farà con il vaccino che abbiamo. Sappiamo che vaccinandosi si allarga il respiro della risposta immunitaria. Questa sarà la verra partita». Anche perchè, come ha recentemente spiegato il segretario nazionale della Federazione dei medici famiglia (Fimmg) Silvestro Scotti, «Il pericolo è di avere un autunno ad alto rischio, peggiore degli altri, alla luce delle varianti, della stanchezza degli italiani distratti da molti altri problemi, e da una copertura vaccinale che si riduce». In pratica, a meno che la pandemia non svanisca da sé, è molto probabile che il prossimo autunno quantomeno i soggetti più a rischio (come fragili di tutte le fasce di età o over50) oggi ancora esclusi dalla somministrazione di una quarta dose, siano chiamati a vaccinarsi nuovamente. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Aprile 2022, 09:58
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