Quarantena e isolamento, differenze e durata: ecco le regole (anche per la convivenza in casa)

Ecco le misure da tenere in casa se si è positivi o se si è entrati in contatto con un caso confermato Covid

Quarantena e isolamento, differenze e durata: ecco le regole (anche per la convivenza in casa)

di Angela Orecchio

Omicron corre veloce e i contagi gli vanno dietro aumentando sempre più. Le file fuori alle farmacie stanno bloccando le strade e la paura aumenta tra i cittadini. I tamponi positivi aumentano e tra quarantene e isolamento sempre più italiani sono chiusi in casa. Quarantena e isolamento sono importanti misure di salute pubblica attuate per evitare l’insorgenza di ulteriori casi secondari dovuti a trasmissione di SARS-CoV-2 e per evitare di sovraccaricare il sistema ospedaliero, ma esistono delle differenze tra i due e il Ministero della Salute ce le spiega. 

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Quarantena e isolamento, le differenze

«La quarantena si attua ad una persona sana (contatto stretto) che è stata esposta ad un caso Covid-19, con l’obiettivo di monitorare i sintomi e assicurare l’identificazione precoce dei casi. L’isolamento consiste nel separare quanto più possibile le persone affette da Covid-19 da quelle sane al fine di prevenire la diffusione dell’infezione, durante il periodo di trasmissibilità. La sorveglianza attiva è una misura durante la quale l'operatore di sanità pubblica provvede a contattare quotidianamente, per avere notizie sulle condizioni di salute, la persona in sorveglianza». Ma allora quali norme dobbiamo rispettare in casa con i familiari?

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L'incubazione del virus

Gli studi recenti suggeriscono che un caso può essere contagioso già a partire da 48 ore prima dell'inizio della comparsa dei sintomi, che potrebbero anche passare inosservati, e fino a due settimane dopo l'inizio dei sintomi. La possibile trasmissione asintomatica o pre-sintomatica dell'infezione è una delle maggiori sfide per contenere la diffusione del SARS-CoV-2 e indica la necessità di mettere rapidamente in quarantena i contatti stretti dei casi per impedire l'ulteriore trasmissione dell'infezione. Le più recenti stime suggeriscono che il periodo di incubazione (intervallo di tempo tra esposizione e insorgenza di sintomi clinici) medio sia di 5-6 giorni, ma può variare molto da un caso all'altro. 

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Ma cos'è la quarantena e come si gestisce?

Per quarantena si intende la restrizione dei movimenti e la separazione di persone che non hanno sintomi, ma che potrebbero essere state esposte all'agente infettivo. La quarantena è una misura di sanità pubblica disposta dall'autorità sanitaria ovvero dai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle ASL oppure dal medico curante (medico di medicina generale o pediatra).

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Regole per il lavoro

Secondo il Dl 28 ottobre 2020, n 137 art.22, se hai un figlio minore di 16 anni in quarantena a seguito di contatti all'interno del plesso scolastico, nonché nell'ambito dello svolgimento di attività sportive di base, attività motoria in strutture quali palestre, piscine, centri sportivi, circoli sportivi, sia pubblici che privati, corsi di musica e di lingue, hai diritto ad utilizzare il lavoro agile o il congedo straordinario. 

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Quarantena vaccinati e no vax

Le regole sono diverse per chi ha completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni e chi no. Per i contatti stretti di casi COVID-19 confermati (compresi casi da variante) senza sintomi scattano 7 giorni di quarantena dopodiche si effettua un test molecolare o antigenico e se negativo si può tornare a uscire oppure per chi non vuole effettuare nessun test bastano 14 giorni di quarantena. Invece per i contatti a basso rischio la situazione cambia: non è necessaria infatti nessuna quarantena. Bisohna però mantenere le comuni precauzioni igienico-sanitarie (indossare la mascherina, distanziamento fisico, igienizzazione frequente delle mani, seguire buone pratiche di igiene respiratoria, ecc.).

Tutto diverso è per i soggetti non vaccinati che entrano a contatto con un caso Covid positivo. Per loro, se contatti stretti la quarantena (se asintomatici) dura 10 giorni e al termine si effettua il test e se negativo si può tornare alla socialità se invece non si vuole effettuare il tampone il via libera parte dopo il 14 giorno. Anche per chi non ha seguito il ciclo di immunizzazione però se si è contatti a basso rischio non scatta la quarantena. 

Ecco le regole da seguire in casa per la quarantena

Non uscire a meno che non sia strettamente necessario (quindi solo per assistenza medica o fare tamponi); in tal caso indossare sempre la mascherina da usare nel giusto modo. Non si può andare nelle aeree pubbliche quindi non si può andare in ufficio ne a scuola ne tantomeno in palestra o al supermercato. Non utilizzare i mezzi pubblici (es. autobus, metropolitane, taxi). Non fare entrare nessuno in casa. Se si convive con altre persone, osservare sempre il distanziamento fisico (mantenendo una distanza di almeno 2 metri), in particolare da persone a più alto rischio di complicazioni. Lavare le mani frequentemente con acqua e sapone per almeno 30 secondi o con una soluzione alcolica, in particolare: prima e dopo la preparazione del cibo prima e dopo aver mangiato dopo aver usato il bagno prima e dopo l'uso di una mascherina dopo lo smaltimento dei rifiuti o la manipolazione di biancheria contaminata.

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La pulizia delle superfici

Aereggiare sempre i luoghi comuni e non condividere mai gli spazi con i familiari. Pulire e disinfettare quotidianamente tutte le superfici che vengono toccate spesso, come le maniglie delle porte, i telefoni, le tastiere, i tablet, ecc.

Inoltre, pulire e disinfettare eventuali superfici che potrebbero contenere sangue, feci o liquidi corporei. Non scambiare mai oggetti come bevande, posate, bicchieri, piatti, spazzolini da denti, asciugamani, lenzuola, telefoni, computer o altri dispositivi elettronici con chi vive nella stessa casa. Misurare la temperatura corporea due volte al giorno e fai attenzione ad eventuali sintomi compatibili con COVID-19. Evitare l'uso di farmaci che riducono la febbre (ad es. paracetamolo) per alcune ore prima di misurare la temperatura. Se dovessero insorgere sintomi: isolarsi immediatamente e comunicarlo subito al medico curante.

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Suggerimenti di convivenza

I suggerimenti per facilitare la permanenza in quarantena o in isolamento arrivano dalla Regione Lazio:  «I prodotti alimentari e per la pulizia possono essere ordinati online oppure al telefono: chiedi al tuo supermercato se può consegnare la spesa a casa. Ricorda che sul sito web del tuo Comune puoi trovare l'elenco dei negozi, mercati e supermercati che consegnano la spesa a domicilio. Molte farmacie consegnano i medicinali direttamente a casa; chiedi alla tua farmacia. Acquista una scorta di medicinali per almeno due settimane: così non rimarrai senza, in caso di ritardi nella consegna. Non devi andare dal medico per le ricette: puoi telefonare o mandargli una e-mail. Il medico invierà il numero di ricetta elettronica (NRE) con una e-mail o un messaggio sul telefonino. Ricorda: in caso di necessità, la Croce Rossa Italiana può portare a casa gratuitamente farmaci e prodotti alimentari. La Croce Rossa risponde tutti i giorni della settimana, 24 ore su 24, al numero gratuito 800 06 55 10».

Isolamento, le regole

Se invece l'esito del tampone dà positivo tutto cambia perchè in questo caso scatta l'isolamento. Per isolamento si intende la separazione dalle persone infette contagiose dalle altre persone per prevenire la diffusione del virus e la contaminazione degli ambienti. In questo caso bisogna isolarsi letteralmente da tutti e non bisogna uscire di casa se non per fare un tampone o per recarsi al Pronto Soccorso in caso di peggioramento dello stato di salute. Se nella casa vivono con il positivo altre persone il contagiato deve chiudersi in una stanza e usare un bagno a se dedicato, se possibile. Nessuna persona deve entrare a far visita al paziente se non il personale sanitario se necessario. Nel caso in cui la casa del positivo non fosse adeguata a poter attuare un isolamento dai coinviventi si può valutare assieme al medico curante la possibilità di andare in strutture alberghiere protette. Bisogna lavare spesso le mani con acqua e sapone per almeno 30 secondi o utilizzare una soluzione alcolica se il sapone e l'acqua non sono disponibili. Disinfettare tutte le superfici e i bagni più volte al giorno con un disinfettante domestico, o prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo oppure con alcol al 70%. Usare gli amici e i parenti per farsi recapitare la spesa e fare commissioni urgenti. Sospendere la raccolta differenziata in questo periodo e tenere un secchio nella stanza del contagiato dove potrà gettare tutte le sue cose che finiranno nell'indifferenziata. I genitori di bambini piccoli con sospetta o accertata infezione possono cercare sostegno e indicazioni per la cura del piccolo/a, facendo ricorso ai servizi territoriali (Pediatri di Libera Scelta oppure Numero Verde 800 118 800).  Misura la temperatura corporea almeno 2 volte al giorno e monitora i tuoi sintomi. Se i tuoi sintomi peggiorano, chiama il medico di famiglia o oppure il numero verde regionale 800 118 800; in caso di emergenza contatta il 112 (attivo nelle zone con prefisso 06 e 0774) o il 118.

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Isolamento e convivenza, come si fa?

Come comportarsi se si è in isolamento ma si convive con altre persone. Necessario evitare i movimenti negli spazi comuni della casa e i contatti con i coinquilini. Se non è possibile evitare di condividere degli spazi, tutti i presenti devono indossare una mascherina chirurgica Ffp2 e mantenere una distanza di almeno 2 metri. Aereggiare gli spazi comuni frequentemente, circa ogni 10 minuti, e disinfettare tutte le superfici comuni. Utilizzare un bagno separato; se non è possibile igienizzarlo prima che venga usato da altri e sempre prima e dopo che il positivo lo usa. Se le condizioni del positivo sono buone è consigliato che le pulizie nella stanza vengano fatte dalla persona stessa. Evitare di condividere spazi con persone che sono a più alto rischio di sviluppare forme gravi di malattia (ad es. persone con età maggiore di 65 anni o persone con altre patologie). Non scambiare mai posate, bicchieri, piatti e asciugamani, telefoni, computer o altri oggetti con chi vive nella tua abitazione. Utilizzare un sacchetto separato per riporre la biancheria sporca. Vestiti, lenzuola e asciugamani che hai utilizzato vanno lavati a 60°/90° con un normale detersivo, separatamente da quelli degli altri conviventi. Le posate vanno lavate separatamente meglio se in lavastoviglie. Qualora la persona in isolamento debba necessariamente provvedere alla preparazione del pasto per gli altri conviventi è necessario che questo avvenga con guanti e che le mani siano sempre igenizzate e la mascherina mai tolta. 

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Quando si può uscire dall'isolamento?

Per gli asintomatici sono necessari 10 giorni di isolamento e poi il test molecolare o antigenico negativo. Per coloro che presentano sintomi invece 10 giorni di isolamento (di cui almeno ultimi 3 giorni senza sintomi) e test molecolare negativo. I positivi a lungo termine invece potranno uscire al termine dei 21 giorni di cui almeno ultimi 7 giorni senza sintomi. 

Inoltre dal sito del Ministero della Salute si legge anche nella Circolare 0036254-11/08/2021-DGPRE-DGPRE: «al fine di stabilire il termine dell’isolamento di un caso confermato COVID-19, in caso di mancata pronta disponibilità di test molecolari o in condizioni d’urgenza determinate dalla necessità di prendere decisioni di sanità pubblica in tempi rapidi, si può ricorrere a test antigenici, quali i test antigenici non rapidi (di laboratorio), i test antigenici rapidi con lettura in fluorescenza e quelli basati su microfluidica con lettura in fluorescenza, che rispondano alle caratteristiche di sensibilità e specificità minime sopra indicate (sensibilità ≥80% e specificità ≥97%, con un requisito di sensibilità più stringente (≥90%) in contesti a bassa incidenza). 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Dicembre 2021, 08:05
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