«Anche se i livelli di anticorpi neutralizzanti diminuiscono, le risposte stabili delle cellule T e le funzioni anticorpali non neutralizzanti a 8 mesi possono spiegare come i vaccini continuano a fornire una solida protezione contro il COVID-19 grave». Questa affermazione è di uno degli autori dello studio pubblicato su New England Journal of Medicine realizzato negli Stati Uniti e che ha preso in considerazione un campione di pazienti vaccinati con Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson, analizzando specifici marcatori di immunità nel sangue.
Covid Russia, record di morti: mille in un giorno. E la campagna vaccinale va a rilento
Dose booster
Questa conclusione sembra rendere meno urgente la necessità di somministrare una dose booster, anche se altre ricerche, nonché l'esperienza nella vita reale di Israele che ha rilevato una diminuzione della protezione dall'infezione (non dalla malattia grave), sembrano andare nella direzione opposta. Usa e paesi dell'Unione europea, ad esempio, hanno scelto di somministrare la terza dose di rinforzo di vaccini anti Covid a sei mesi dalla seconda ai più anziani (l'Italia ad esempio ha aperto agli over 60).
Lo studio
Cosa dice lo studio pubblicato dal New Engalnd Journal of Medicine? Detto che inizialmente i vaccini a mRna (Pfizer e Moderna) inducono una risposta degli anticorpi più alta che però diminuisce gradualmente dopo 4-6 mesi, mentre Johnson&Johnson (a vettore virale) ha valori più costanti anche se inizialmente minori, secondo quanto riporta un articolo di Abcnews che parla dello studio,«entro l'ottavo mese, le risposte anticorpali erano comparabili per questi tre vaccini» (a parlare è il dottor Dan Barouch, direttore del Centro per la virologia e la ricerca sui vaccini presso il Beth Israel Deaconess Medical Center, coautore della ricerca).
Secondo Abcnews «questo nuovo studio è tra i primi a confrontare direttamente non solo gli anticorpi, ma anche le cellule T, in tutti e tre i vaccini. Le cellule T sono anche una parte cruciale del sistema immunitario e possono offrire una protezione più duratura anche dopo la scomparsa degli anticorpi».
Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Ottobre 2021, 16:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA