I Paesi dell'Europa cercano di isolarsi dalla variante Omicron. Una delle prime a farlo è stata l'Italia, che ha inasprito le misure per chi rientra dall'estero con quarantena per i non vaccinati e tampone per i vaccinati. Nelle scorse ore lo hanno fatto la Spagna e extra-Europa anche Israele, ora tocca alla Francia che si ha alzato i ponti per chi arriva e chi vuole andare in Gran Bretagna. Mentre dal summit al Consiglio Europeo gli Stati hanno chiesto misure nazionali concordate, da sabato potranno attraversare la Manica solamente i viaggiatori residenti in Francia e i loro familiari. Gli spostamenti da e per la Gran Bretagna saranno limitati per tutti gli altri, sia non vaccinati che vaccinati, solo per ragioni urgenti, che non includono il turismo o il lavoro. Le nuove restrizioni sono state introdotte per contenere la diffusione della variante Omicron. I viaggiatori vaccinati dovranno presentare, alla partenza, il risultato negativo di un test effettuato non oltre 24 ore prima. Ma l'allarme Omicron aveva già fatto alzare l'asticella dell'attenzione, all'Europa ma non solo.
Il Regno Unito: le regole
Per entrare nel Regno Unito, indipendentemente dal Paese di provenienza e dallo status vaccinale, gli over 12 dovranno mostrare il risultato del test anti-Covid prima dell'imbarco. E una volta atterrati, dovranno sottoportsi a un test molecolare entro 48 ore restando in quarantena in attesa del risultato. La stretta, neanche a dirlo, ha scatenato la rabbia di compagnie di viaggio e tour operator che hanno immaginato e poi registrato le reazioni (e le cancellazioni) dei turisti.
Spagna
Il governo spagnolo ha deciso di estendere fino al 29 dicembre il provvedimento che limita l'arrivo di voli negli aeroporti spagnoli da alcuni paesi dell'Africa e di includere nella lista dei paesi interessati Malawi e Zambia. Si tratta di una misura eccezionale per limitare la diffusione e il contagio da Covid-19 a fronte della comparsa della variante Omicron emersa in questi Paesi. La misura scade alle 24 di oggi e prevede che i voli da qualsiasi aeroporto situato in Botswana, Eswatini, Lesotho, Mozambico, Namibia, Sudafrica e Zimbabwe - oltre ai due paesi aggiunti ora - verso qualsiasi aeroporto situato nel Regno di Spagna, con o senza scali intermedi, possano essere effettuati solo nel caso in cui trasportino esclusivamente cittadini spagnoli o andorrani, o residenti in Spagna o Andorra, o passeggeri in transito internazionale verso un paese non Schengen con scalo inferiore a 24 ore limitato alla zona di transito dell'aeroporto spagnolo.
Svizzera
In Svizzera dal 4 dicembre non è più in vigore la quarantena per chi arriva dai Paesi ritenuti a rischio Covid, ma l'obbligo del tampone è esteso anche a vaccinati e guariti: uno prima di arrivare in Svizzera e uno tra il quarto e il settimo giorno. Ancora presente il divieto di accesso per i cittadini di altri Stati che non sono vaccinati per soggiorni temporanei senza motivi di lavoro.
Portogallo
Lisbona ha esteso i controlli previsti alle frontiere oltre la precedente scadenza del 9 gennaio. Tutte le persone in arrivo devono esibire un test negativo, anche se vaccinate.
Svezia
Dal 21 dicembre cade l'esenzione per i viaggiatori nordici, a cui non era richiesto il Green pass. Ora dovrà esibirlo anche chi viene da Danimarca, Finlandia, Islanda e Norvegia. E il ministro della Salute ha invitato tutti a fare un test prima di entrare nel paese.
Grecia
A partire da domenica, i viaggiatori provenienti da Regno Unito e Danimarca dovranno presentare un tampone molecolare con risultato negativo effettuato non più di 48 ore prima, insieme al certificato di vaccinazione.
Irlanda
Chi arriva nel paese, anche se vaccinato, deve esibire il risultato negativo di un test antigenico effettuato non più di 48 ore prima o Prc eseguito da non più di 72 ore.
Stati Uniti
L'amministrazione Biden ha introdotto l'obbligo di test anti-Covid un giorno prima del volo, anche ai vaccinati (e inclusi i cittadini americani). Il governo sta pensando anche a misure aggiuntive vista la corsa della variante Omicron, come quella di imporre un secondo tampone 3-5 giorni dopo l'arrivo.
Giappone
Il governo cinese ha abbassato la soglia di ingressi al giorno consentiti dall'estero: da 5.000 in 24 ore a 3.500. Inizialmente, dopo i primi allarmi su Omicron, aveva imposto un divieto di ingresso per tutti fino a dicembre, inclusi i cittadini giapponesi. Ma le critiche hanno reso necessario un dietrofront: introdotte così le soglie e via libera a chi aveva già la prenotazione.
Israele
Israele, nelle misure di contenimento di Omicron, ha prorogato fino alla mezzanotte del 29 dicembre il divieto di ingresso nel Paese per gli stranieri. Ha anche confermato Gran Bretagna e Danimarca "paesi rossi". Il ministero della sanità ha aggiunto alla "lista rossa": Francia, Spagna, Irlanda, Norvegia, Finlandia, Svezia ed Emirati Arabi. È possibile - secondo i media - che presto anche gli Usa siano inseriti nella lista "rossa". Secondo le attuali regole, per gli israeliani di ritorno da questi Paesi - anche vaccinati - c'è l'obbligo di tampone molecolare prima della partenza e all'arrivo e la quarantena di 7 giorni.
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Ma non è finita qui, perché il governo ha deciso di imporre da venerdì anche il Green pass per chiunque entri in un centro commerciale con una superficie superiore ai 10mila metri quadrati. Il provvedimento prevede che chi ne sia in possesso riceva all'ingresso un braccialetto (di un colore differente ogni giorno) con cui avrà piena libertà di movimento. Chi è privo del Green pass potrà pure entrare, ma solo per recarsi in farmacie e in supermercati alimentari. Immediata la protesta dei gestori dei maggiori centri commerciali secondo cui il provvedimento rappresenta «una grave violazione della privacy». Hanno anche minacciato di ricorrere alla Corte Suprema. Ieri in Israele i contagi di Covid sono stati 673, ossia 0,7 % dei tamponi effettuati. I casi di Omicron registrati finora sono saliti nel frattempo a 89, ai quali si sono affiancati altri 150 «casi sospetti» che vengono adesso vagliati.
I dati dell'Ecdc
Tra il 14 e il 15 dicembre sono stati confermati 502 nuovi casi di variante Omicron nell'Unione Europea e nell'Area Economica Europea (EEA). I casi totali sono ora 2.629. Al momento 27 dei 30 Stati EU/EEA hanno riportato casi di variante Omicron: Austria (59), Belgio (90), Croazia (3), Cipro (3), Repubblica Ceca (9), Danimarca (310), Estonia (6), Finlandia (20), Francia (170), Germania (102), Grecia (5), Ungheria (2), Islanda (20), Irlanda (18), Italia (27), Lettonia (14), Liechtenstein (1), Lituania (2), Lussemburgo (1), Olanda (80), Norvegia (1.498), Portogallo (69), Romania (11), Slovacchia (3), Slovenia (4), Spagna (51) and Svezia (51).
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Dicembre 2021, 06:57
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