Omicron, cambiano i criteri per mappare il rischio pandemico ma l'Europa resta rosso scuro

D'ora in poi le carte terranno conto dei nuovi contagi ma anche dell'incidenza delle vaccinazioni

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Oggi cambiano i criteri in base ai quali vengono disegnate le mappe del rischio pandemico ma l'Europa resta rosso scuro: massimo livello di contagi e rischio. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha deciso di rivedere le regole con cui vengono redatte le cartine che monitorano l'andamento dei contagi Covid: ora, oltre ai casi notificati negli ultimi 14 giorni, verrà presa in considerazione anche l'incidenza delle vaccinazioni. Nonostante questo, però, la situazione europea non cambia. L'unica zona rossa (e non rosso scuro) è una regione a sud-ovest della Romania. Un peggioramento rispetto alla scorsa settimana, in cui erano rosse due regioni in Polonia e due in Romania. 

L'Europa cerca un nuovo approccio coordinato alla pandemia 

L'Europa sta cercando di coordinare gli stati verso un cambiamento di strategia nella gestione del virus. La scorsa settimana il Consiglio europeo aveva adottato una raccomandazione secondo la quale le misure sul Covid dovrebbero essere applicate tenendo conto delle condizioni della persona (vaccinato o no, sintomatico o asintomatico) e non della situazione a livello regionale, ad eccezione delle aree in cui il virus circola a livelli molto elevati.

Nonostante questo, lo strumento delle mappe del rischio contagio rimarrà, anche se riformato dai nuovi criteri. Le mappe dell'Ecdc saranno un utile sostegno per le decisioni dei governi, soprattutto per quanto riguarda le misure sugli spostamenti. Gli Stati membri dovrebbero scoraggiare i viaggi non essenziali verso le aree rosso scuro e chiedere test negativi o quarantene alla partenza o al ritorno dalle zone più a rischio, in particolare per chi non è vaccinato.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Febbraio 2023, 02:09
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