Indice Rt, Iss: «In diminuzione a quota 0,84. Forti differenze tra regioni». La bozza

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Nel periodo compreso tra il 6 gennaio e il 19 gennaio, l'indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici di Covid è stato pari a 0,84 (range 0,75-0,98), «in diminuzione e con il limite superiore del range sotto l'uno». È quanto evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale della cabina di regia, con dati relativi alla settimana 18/1/2021-24/1/2021 (aggiornati al 27/1/2021).

Iss: meno ricoveri ma forti differenze regioni

Questa settimana si continua a osservare un «miglioramento del livello generale del rischio, con un aumento significativo di Regioni a rischio basso». Così la bozza del monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità-ministero della Salute. Complessivamente, una sola Regione ha una classificazione di rischio alto (contro quattro la settimana precedente), 10 con rischio moderato (di cui una ad alto rischio di progressione a rischio alto) e 10 con rischio basso.

Scende il numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva o di aree mediche sopra la soglia critica (sono 8 contro le 12 la settimana precedente). L'occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sotto la soglia critica (28%). Ma sono «forti le variazioni regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all'incidenza, impongono comunque misure restrittive». Lo si legge nella bozza di monitoraggio del Ministero della Salute- Iss. Diminuiscono i ricoveri in rianimazione, da 2.487 a 2.372 e nelle aree mediche, da 22.699 a 21.355

«Possibile nuovo aumento dei casi»

«L'epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale».

L'attuale quadro, si legge nelle bozza di monitoraggio settimanale, «impone comunque incisive misure restrittive. Si conferma pertanto la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone, evitare tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile».

In particolare, si legge nella bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, «si continua a osservare una diminuzione dell'incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni: 289,35 per 100.000 abitanti (11-24 gennaio) contro il dato precedente di 339,24 per 100.000 abitanti (4-17 gennaio)», dati flusso Iss. «Anche questa settimana il dato di incidenza bisettimanale non è pienamente confrontabile con il periodo precedente (estensione dal 15 gennaio della definizione di caso a test antigenici rapidi secondo i criteri definiti nella circolare dell'8 gennaio 2021).

Tuttavia - si legge nel rapporto n.37 del monitoraggio - il calo osservato evidenzia una diminuzione reale dell'incidenza, dato che il periodo degli ultimi 14 giorni comprende più giorni dove sono stati inclusi anche casi diagnosticati con solo test rapido antigenico». Ma l'incidenza, si puntualizza nel rapporto «è ancora lontana da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull'intero territorio nazionale dell'identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Il servizio sanitario ha mostrato i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100.000 in sette giorni e una criticità di tenuta dei servizi con incidenze elevate».



 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Gennaio 2021, 16:23
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