Brusaferro: «Scordiamoci l'immunità di gregge, guardate cosa succede in Gran Bretagna»

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Secondo Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss, «l'immunità di gregge, intesa come livello di immunizzazione che azzera la circolazione di un virus, non è obiettivo che ci possiamo porre con il SarsCov-2». In un'intervista a La Stampa, il portavoce del Comitato Tecnico Scientifico ha spiegato che gli studi e le esperienze in corso «ci stanno consentendo di valutare l'andamento della protezione immunitaria nelle diverse fasce di popolazione, comprese quelle più giovani e senza patologie» e che per tanto «in questa prospettiva la terza dose potrebbe essere raccomandata».

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Per Brusaferro «gli obiettivi sono altri: ridurre il più possibile la circolazione del virus ed i contagi e contenere al minino ricoveri e morti».

Nelle prossime settimane si valuterà l'impatto delle riaperture, ha detto il presidente dell'Istituto superiore di Sanità. «Se l'incidenza dei casi continuerà a scendere sarà possibile considerare un allentamento delle restrizioni», afferma.

Segnali chiari da oltremanica dove aumentano i contagi nonostante la campagna vaccinale. «Quello che sta succedendo nel Regno Unito conferma che non basta la copertura immunitaria, serve anche mantenere le misure di contenimento, come mascherine e distanziamento», ha detto l'esperto. E sulle piazze no vax e no pass Brusaferro commenta con «sconcerto», perché «se il nostro Paese sta riuscendo meglio di tanti altri a contenere la circolazione del virus», spiega, «lo si deve sia ai progressi della campagna vaccinale che alle misure di contenimento adottate, Green Pass compreso».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Ottobre 2021, 10:47
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