Ictus ischemico, cos'è il malore che ha colpito Platinette: sintomi, cause e come riconoscerlo

Debolezza, insensibilità di una metà del volto o di un arto, formicolii e incapacità di esprimersi sono alcuni dei campanelli d'allarme

Ictus ischemico, cos'è il malore che ha colpito Platinette: sintomi, cause e come riconoscerlo

Sono definite stabili le condizioni di Mauro Coruzzi, in arte Platinette, colto da un ictus ischemico lo scorso martedì 14 marzo. Fortunatamente ha ricevuto soccorsi tempestivi che hanno consentito «di poter agire subito dal punto di vista terapeutico», come rivelato dal suo agente. L'ictus ischemico è causato da ridotto flusso di sangue e ossigeno al cervello. Si verifica quando si chiude uno dei vasi arteriosi che portano il sangue al cervello: il restringimento può essere causato dallo stesso vaso (stenosi) o di un trombo che ha viaggiato con il flusso del sangue (embolo).

Si tratta della tipologia di ictus più frequente: rappresenta l'80% del totale dei casi. Il restante 20% dei casi è rappresentato dagli ictus emorragici, più pericolosi perché causati dalla rottura di un'arteria cerebrale, portando a conseguenze irreversibili e, spesso, alla morte.

Ictus ischemico: i sintomi

Il sito della Fondazione Veronesi indica i principali sintomi dell'ictus ischemico: «Sono cinque i campanelli di allarme: una debolezza o insensibilità di una metà del volto – spiega il dottor Marco Stramba-Badiale, direttore del dipartimento Geriatrico-Cardiovascolare e Laboratorio Sperimentale di Ricerche di Riabilitazione e Medicina Cerebrovascolare dell’Auxologico di Milano – di uno degli arti (braccio o gamba) della metà del corpo, che può essere caratterizzata anche da formicolii.

Oppure l’ictus può manifestarsi con l’incapacità di esprimersi o di comprendere qualcuno che sta parlando; con l’oscuramento o la perdita di visione da un solo occhio; con una inspiegabile sensazione di vertigine, di sbandamento o cadute e/o un grave mal di testa».

 

Le cause

Alcune condizioni cliniche, specie se croniche, possono predisporre più facilmente allo sviluppo di un ictus: fra queste le malattie cardiovascolari, le alterazioni pressorie e il diabete mellito. Inoltre possono influire sull'insorgenza anche la presenza di placche aterosclerotiche sui vasi che portano il sangue al cervello o un attacco ischemico transitorio (TIA) che può annunciare un successivo ictus cerebrale. «L'associazione fra pressione e ictus - aggiunge Stramba-Badiale - è dipendente dall'età e persiste anche sopra gli 80 anni».

 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Marzo 2023, 08:49
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