Una nuova “super variante” del Covid è stata scoperta negli Stati Uniti dai ricercatori dell'università di Oxford. Si tratta di una mutazione che ha immediatamente attirato l'attenzione degli scienziati perché è il risultato di una “ricombinazione” di due diversi ceppi del virus. Ne ha dato notizia “Express” in Gran Bretagna, avvertendo che la scoperta «va presa sul serio».
Covid, nuova super-variante americana: il segreto della "ricombinazione"
La cosiddetta “ricombinazione” si verifica quando due o più ceppi del virus infettano la stessa cellula e interagiscono tra loro scambiando pezzi del corredo genetico e combinandosi insieme. Una persona positiva diventa così ospite di un nuovo tipo di virus. “Express”, dunque, fa sapere che «i ricercatori dell'Università di Oxford affermano di aver trovato uno di questi virus negli Stati Uniti, dopo aver analizzato il ceppo Covid B.1.628 che è stato descritto come "persistente" negli Usa ed è monitorato nel Regno Unito, secondo i rapporti di Public Health England». Secondo i ricercatori di Oxford «il virus è la progenie ricombinata delle varianti B.1.631 e B.1.634». E tutti e tre i ceppi del coronavirus sarebbero «in circolazione negli Stati Uniti e in Messico». Questo ha portato gli scienziati a ritenere che «B.1.628 sia apparso per la prima volta nell'America settentrionale o centrale».
«La ricombinazione come fonte di nuova e vitale diversità genetica del virus deve essere presa sul serio e va tenuta sotto controllo» ha avvertito Oliver Pybus, professore di malattie infettive.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Novembre 2021, 08:30
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