Scuole calcio, feste di compleanno, pomeriggi con gli amichetti: quali sono i rischi che un bambino corre una volta uscito da scuola?
Roberto Cauda, direttore dell’Unità di malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma, non ha dubbi: «Dobbiamo imparare a convivere giorno per giorno con questa pandemia, pronti a cambiare quelle che oggi sono risposte parziali. Parola d'ordine: buonsenso e razionalità».
Partiamo dallo sport. Nel nuovo Dpcm la proposta del ministro della Salute, Roberto Speranza, è quella di vietare la pratica di tutte le discipline di contatto a livello amatoriale. Questo perché la diffusione di particelle di saliva che vengono espulse con il respiro aumentano quando si compie attività fisica. Tradotto: non si potrà giocare a calcio (e tutte le sue varianti) con gli amici, ma saranno vietate anche le partite di basket, pallavolo, beach volley, i balli di coppia e di gruppo.
Sport dilettantistici
Il decreto, però, non tocca gli sport dilettantistici. Ma nelle scuole calcio, basket o pallavolo frequentate da centinaia di bambini di scuole diverse non c'è lo stesso rischio?
«La differenza sta nel fatto che negli sport dilettantistici viene attuato un rigido protocollo: autocertificazione, misurazione della febbre, obbligo di mascherina fuori dal campo. E' ovvio che essendo questi sport di contatto un minimo di rischio c'è. L'importante è che vengano rigorosamente rispettate le regole: evitare assembramenti dei genitori all'entrata e all'uscita, lavarsi le mani prima e dopo essere entrati al campo visto che il virus resta 9 ore sulla cute, e poi usare la mascherina non appena finita l'attività. Questo protocollo è stato ritenuto sufficente a poter dare una certa garanzia. Dipenderà poi dai numeri della pandemia, se i numeri cresceranno in queste settimane anche queste misure dovranno essere riviste».
Parchi giochi
Se il bambino tocca scivoli e altalene in un parco giochi e poi si mette le mani in bocca quanta probabilità c'è che si contagi?
«La modalità principale della trasmissione del Covid è per via aerea.
Feste di compleannno
Secondo il nuovo decreto nelle feste per bambini non vanno ammessi più di 10 partecipanti. Tutti della stessa classe o gruppo. Le mascherine devono essere indossate. Ma quali sono le situazioni che potrebbero comportare più rischi?
«La torta di compleanno con le candeline, ad esempio, andrebbe evitata. Si è visto come con il canto si emettono più particelle del virus che parlando. Far soffiare le candeline a un bimbo in una torta condivisa con altri comporterebbe un rischio alto di contagio. Dunque meglio prevedere altre forme di festeggiamento. Via libera alla creatività in sicurezza».
Pomeriggi con gli amichetti: posso organizzarli?
«Gli amici non sono congiunti, dunque bisogna che anche a casa ci si metta la mascherina. Ci può essere un piccolo rischio. Ci rendiamo conto che a seconda dell'età del bimbo può risultare molto difficile, penso ai bambini con meno di 6 anni, quindi è necessario usare il buonsenso senza che quel pomeriggio diventi una tortura per tutti».
I bambini asintomatici sono comunque contagiosi?
«I bimbi risultano essere meno colpiti. Ma il bambino asintomatico può assolutamente contagiare. Dobbiamo imparare a convivere con il virus. il bambino contrae forme molto meno gravi, ed è spesso asintomatico, ma la protezione va fatta per evitare che metta a rischio il nucleo familiare dove i contagi sono molto prevalenti. Serve la massima precauzione».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Ottobre 2020, 13:33
© RIPRODUZIONE RISERVATA